Tornando al piano umano della giornata napoletana, è stato bello vedere Stefano in adorazione di Charles Cecil della Revolution: Broken Sword è il suo faro... e non è difficile dargli torto (lo ammette persino un lucasiano come me!). Abbiamo colto l'occasione per una foto di gruppo proprio con zio Charles, scattata da Rocco Paladino, tra parentesi coordinatore dell'Area Videogame e organizzatore dell'occasione: grazie!
In coda vorrei contro-salutare due persone che mi hanno salutato in fiera. La cosplayer Mitis Feles mi ha confessato di aver ripreso a giocare avventure grafiche, recuperando alcuni classici Lucas come The Dig, proprio grazie al mio sito. Grande!
È stato poi inaspettato imbattermi nel sereno Wolfgare, traduttore amatoriale seriale, di quelli che tramano e agiscono nell'ombra, per poi emergere a lavoro già terminato. Qui sul sito l'ho citato per il suo prezioso lavoro su DeathSpank e i Puzzle Agent, ma ultimamente si è spinto addirittura verso le vette dello Snatcher di Hideo Kojima. Inchino.
E naturalmente, è stato d'uopo un saluto di sfuggita a Carlo De Rensis e Adriano Bizzoco!
Ogni tanto fa bene uscire dal virtuale.
Ron Gilbert ha mostrato su Mastodon il logo del suo imminente roguelite Death by Scrolling. Ricordo che il titolo uscirà nell'immediato futuro su Windows/Mac/Linux e anche Switch (non sappiamo se in contemporanea) ed è al momento in fase di testing, anche da parte dello stesso Ron, che commenta: "Sto lentamente realizzando di fare schifo al mio stesso gioco". Considerando la spietatezza media del genere, non potrà fare più schifo di me quando ci giocherò per principio!
Dave Grossman è stato intervistato dal sito norvegese Spill Historie. Isolo qualche punto fondamentale. Cosa conta quando si sviluppa un gioco? Chi giocherà. Sia dal punto di vista del design (bisogna chiedersi come cercherà di interagire), sia da quello del divertimento: bisogna prima pensare a divertire chi gioca, non (solo) sé stessi. Perché Day of the Tentacle funziona così bene? Forse perché tutti gli elementi del gioco, dall'estetica alla scrittura passando per il design, servono solidamente lo stesso obiettivo: farti pensare con la logica di un cartoon. Day of the Tentacle 2 sarebbe possibile? Altamente improbabile, anche se gli era già capitato di escludere nella sua vita un altro Monkey Island e poi ha realizzato Return. L'ultima avventura di Guybrush ha insidiato nel suo cuore DOTT come miglior gioco che abbia mai realizzato, perché ha in più dei contenuti da trasmettere. È addivenuto a un compromesso: "DOTT è il miglior gioco dei primi 30 anni della mia vita, RtMI è il migliore dei secondi 30, vedremo cosa farò al terzo giro". Al proposito, sta lavorando su qualcosa di suo che non è pronto a rivelare, ma senza AI: non userebbe mai l'AI, anche se la trova "affascinante come esercizio accademico", perché preferisce l'interazione con esseri umani.
Prima di terminare l'ultimo aggiornamento di primavera (praticamente estate), vi giro una segnalazione quasi contemporanea dei lettori Gaetano e Adelmo: nella collana di libri monografici Videogiochi Leggendari è apparso a inizio maggio un volume dedicato a Maniac Mansion, dopo quello uscito mesi fa dedicato a Monkey Island. Non sono ancora riuscito a procurarmi la mia copia, ma trovai il precedente piuttosto ben curato e compatto, con le poche imprecisioni che vi descrissi.
Ciao,
Dom