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30-4-2024

Combattendo con raffreddori devastanti causati da ingannevoli e scorretti accenni d'estate poco dopo negati, ho deciso di puntare piuttosto in alto, approfittando di un imminente quasi-quarantennale, per parlare di origini. Nel vero senso della parola, i primi passi di una tradizione che ci ha portato fin qui.

Rescue on Fractalus!, ovvero l'inizio di tutto 40 anni or sono

Nel maggio di 40 anni fa, il piccolo gruppo che due anni prima George Lucas aveva piazzato ad autogestirsi, la Lucasfilm Games, presentava alla stampa i suoi primi due giochi. Finanziati dall'Atari per la loro linea 8-bit (400/800/5200), erano prodotti d'avanguardia sul piano tecnico e sperimentali nell'approccio ludico. È arrivato il momento, qui su Lucasdelirium, di parlare finalmente di Rescue on Fractalus!, esordio del nostro amato David Fox, prima ancora che inaugurasse le avventure nell'azienda con Labyrinth, firmando successivamente l'immortale Zak McKracken and the Alien Mindbenders. Cos'era Rescue? Un simulatore di volo molto arcade in salsa sci-fi? Anche, ma per me è soprattutto uno straordinario esempio di contaminazione, tra la grammatica ancora in fasce dei videogiochi e lo spirito d'intrattenimento cinematografico. E rimane che io sappia l'unico caso in cui George in persona abbia contribuito a uno dei giochi della divisione, peraltro con almeno un'idea davvero splendida. C'è l'ingenuità del mezzo in Rescue!, insieme però a una stupefacente voglia di guardare avanti.
Ed è stato bellissimo, dopo tanto tempo, tornare su Lucasdelirium a ragionare sulla generazione di hardware a 8bit.

Monkey Island è finito sul serio?

Mentre il sito The Legend of Monkey Island ha recuperato il simpatico e incompiuto adattamento a fumetti firmato Paco Vink di Monkey 1, la Lucasfilm ha continuato a esternare rispetto per il proprio passato videoludico. Com'era accaduto il mese scorso col pezzo su Fate of Atlantis, questa volta il blog della compagnia ha dedicato un ricordo a Monkey Island. L'articolista Kelly Knox scrive a un certo punto: "Un totale di sei giochi della serie sarebbero stati pubblicati nei decenni, portando la storia di Monkey Island al termine con Return to Monkey Island nel 2022." Faccio notare che subito dopo si cita l'espansione di Sea of Thieves del 2023 come una nuova apparizione di Guybrush evidentemente giudicata al di là di un percorso chiuso.

Onestamente, alla fine di Return, ho pensato che fosse successo proprio questo, cioè che la saga di Monkey Island, così come la conosciamo, dal punto di vista di Guybrush, sia terminata con il lavoro di Ron Gilbert, che con Return ha chiuso un cerchio. Il Guybrush sulla panchina ha chiuso la pratica di un percorso durato trent'anni, interrompendo una curiosa sorta di attesa "eterna" (che ha avuto effetti psicologici persino su chi NON attendeva il "Monkey di Ron Gilbert"). Qualsiasi cosa venga fatta dopo con quel mondo, non potrà più muoversi sullo stesso solco, ma dovrà allargare gli orizzonti, azzardando qualcosa di diverso: un'Elaine protagonista, una famiglia Threepwood controllabile in parallelo (stile Day of the Tentacle) o appunto altri esperimenti tipo quello di Sea of Thieves? Il tempo lo dirà. Di certo, Monkey Island è un marchio che ha un valore commerciale che non conviene mettere in panchina: questa inconfutabile realtà non va d'accordo con l'idea di "addìo", quindi non alzerei un polverone per quelle parole.
Nel frattempo il lucasdelirante Adelmo mi ricorda che è appena arrivato in edicola il libro dedicato a Monkey Island edito dalla RBA Italia, numero 14 nella loro collana sui "Videogiochi Leggendari". L'autore è il giornalista spagnolo Yago Lago Álvarez (così come spagnola è tutta la collana). Non l'ho comprato al momento, per cui mi limito a segnalarvi la sua pubblicazione.

The Wolf Among Us 2 è ancora vivo!

Tra l'accoglienza tiepida a The Expanse e la riduzione della forza lavoro (già esigua), immagino che la nuova Telltale Games (in realtà LCG Entertainment) non se la passi benissimo. È dalla fine del 2019 che attendiamo il sequel dell'avventura narrativa-investigativa The Wolf Among Us, basata sul fumetto Fables di Bill Willingham, ed è legittimo temere il "development hell" o la cancellazione. Il 18 aprile però hanno battuto un colpo con quattro nuove schermate dalla "build attuale". Bene così, si procede lo stesso, lento pede, ma non si demorde.

Elaine Marley dice la sua!

La bravissima youtuber Cressup ha messo a segno un bel colpo, un'intervista con la doppiatrice originale ufficiale di Elaine, Alexandra Boyd. Attiva dalla metà degli anni Ottanta, ha legato il suo nome all'(ex-)Governatrice Marley in The Curse of Monkey Island (1997), Tales of Monkey Island (2009), The Secret of Monkey Island Special Edition (2009), Monkey Island 2 Special Edition - LeChuck's Revenge (2010) e infine Return to Monkey Island (2022), saltando solo il quarto capitolo. Dominic Armato, classe 1976 e coeteano della maggior parte dei fan di Monkey, fan sincero lui stesso, è l'eccezione che conferma la regola: età, carriera ed esperienza di Alexandra sono più in linea col mondo del doppiaggio professionale anglosassone dei videogiochi. L'Elaine di Alexandra ha avuto testi via via più elaborati da recitare per il suo personaggio, ed è proprio il caso finalmente di sapere chi sia, dalla sua viva voce! È stata anche sul set di Titanic, dopotutto.

Prima di chiudere, vi segnalo che è stato diffuso il trailer di Star Wars Outlaws di Massive Entertainment edito da Ubisoft, open world d'azione in uscita il 30 agosto 2024 per PS5, Xbox Series X/S e Windows. Mi rendo conto che non sto seguendo questi giochi qui su Lucasdelirium, però ve li segnalo ugualmente perché mi piace che, dopo una fase iniziale più concentrata sul multiplayer, la Lucasfilm Games si stia occupando anche di esperienze più narrative ambientate nel mondo di Star Wars (vedasi Jedi Fallen Order e Jedi Survivor). Continuo a pensare che creare un legame tra chi gioca e i personaggi di una storia sia uno dei motivi principali per cui siamo ancora qui.
Ciao,
Dom

30-3-2024

Feroci intemperie fanno saltare i piani pasquali, causando intralcianti frane su percorsi ferroviari già non troppo efficienti di per loro. Mi appresto perciò a pianificare evasioni alternative, non prima di avervi fatto gli auguri con un aggiornamento... casual, non troppo impegnativo!

Indiana Jones, Luke Skywalker e il casual gaming di Hal Barwood

Era da tempo che volevo dedicare una scheda sul sito a Indiana Jones and His Desktop Adventures (1996) e Yoda Stories (1997), esperimenti di casual gaming del nostro Hal Barwood. Concepite come applicazioni in finestra, alternative più carismatiche al Campo Minato di Windows, sono action-adventure che tuttora faticano a trovare una loro dimensione (oggi per ragioni diverse da allora). Ciò non toglie che per me sia stato interessante attraversarli un po' di volte ed elaborare qualche considerazione. L'emulatore DREAMM di Aaron Giles le supporta, il che mi ha spronato a chiudere la pratica in sospeso, altrimenti mi sarebbe toccato l'esasperante allestimento di una macchina virtuale...

Il mio videosbraco su Hook

A metà mese ho pubblicato il terzo video della storia di Lucasdelirium, un'analisi dell'avventura grafica Hook, per affinità di contenuti e impostazione molto spesso paragonata ai classici Lucasfilm Games / LucasArts, e da molti della mia generazione (ma non da me) giocata negli stessi anni Novanta. Io infatti l'ho vissuta per la prima volta solo adesso, dopo un'opportuna revisione del film di Steven Spielberg del quale è il tie-in. Queste suggestioni mi hanno spinto a creare un percorso multimediale, con i primi dieci minuti dedicati al lungometraggio, e i successivi venti all'analisi del videogioco della Ocean Software. L'ultima ventina di minuti è uno sfizio geek che mi sono voluto levare: amo curiosare nelle tecniche di programmazione, però sono anche consapevole che gli approfondimenti tecnici non sono graditi a tutti, così li ho relegati in una sezione finale separata, facoltativa per chi si voglia fermare dopo una mezz'oretta. Ho clamorosamente disatteso il mio proposito di tornare a video di durata più umana, sui 20-30 minuti. Così non va: se voglio proseguire in questa "espansione multimediale" del sito, dovrò trovare una strada più percorribile e meno stancante.
Se non avete ancora visto il video, perché non siete su Facebook e non vi è arrivato l'avviso... buona visione!

Limited Run Games consegna Return e fa ammenda per Loom

Alfine è arrivato a me e molti altri lo scatolato PC di Return to Monkey Island da Limited Run Games (qui sotto embeddo un video non mio). Devo dire che il risultato mi piace e ha rispettato i contenuti del preordine. Ho apprezzato tutti i gadget, al di fuori della furbesca chiave colorata, che nelle intenzioni andava affiancata alle altre di diverso colore, nelle confezioni delle altre versioni: lascio queste forme di sadomasochistiche perversioni ai collezionisti hardcore. Apprezzabile la presenza di dvd-rom dedicati per Linux e Mac. L'irresistibile pesce palla viene dato per morto in capo a un paio d'anni, per disidratazione sicura del suo materiale. Fino ad allora, ammirerò la sua lotta con l'aria sul mio scaffale, anche perché lui e i troppi cartoni rendono difficile la chiusura della scatola, che per fortuna è piena.
Il resto dei gadget (album, lettera, depliant, spilla) dà vita perfettamente ai temi principali della storia e dell'esperienza, però a maggior ragione pesa l'assenza dell'usuale estratto delle "Memorie di Guybrush Threepwood" sul retro della confezione. C'erano sempre state, anche per l'edizione speciale di Tales (non sullo scatolo-scrigno, lì erano sul dvd-case). L'azione del raccontare è più importante in Return che negli altri capitoli, ci sarebbe stato materiale abbondante persino per un semplice copia & incolla: potrei pure immaginare che proprio per questa rottura spudorata della quarta parete non si sia voluto essere ridondanti... ma anche concedendo un'attenuante, il testo sul retro rimane troppo generico e senza ironia.

Alcuni utenti si sono lamentati di scatole danneggiate: la mia ha in effetti un paio di raschi bianchi sui bordi, ma sono troppo piccoli per farmeli classificare come "danni". L'etichetta "PC" è attaccata con mira discutibile: più che irritarmi mi fa sorridere, perché mi ricorda l'artigianalità CTO, né escluderei che sia stato fatto apposta. La presenza di un misterioso doppione fallato del gioco nella cartella "Windows(2)", sulla chiavetta USB, è un mistero insondabile: il gioco funzionante è in "Windows", ma allora perché non cancellare quell'altra inutile directory? Ad ogni modo, non posso dirmi deluso se non per quell'assenza delle Memorie sul retro.
A proposito di misteri LRG, il mese scorso vi avevo raccontato della rabbia degli utenti che non hanno trovato nelle loro edizioni di Loom tutte le versioni del gioco. A quanto pare, scrivendo all'assistenza LRG, l'acquirente avrà accesso a un megazip di circa 9Gb con tutto il materiale promesso. Meglio così, ma mi chiedo: possibile che questi 9Gb non entrassero nei drive USB già consegnati? Non sono un acquirente di questi altri prodotti, ma immagino che anche per la LRG di Zak McKracken, in via di consegna, varrà lo stesso discorso. A quanto ho capito, sui supporti di Zak ci sono soltanto le versioni Enhanced EGA e FM-Towns (cioè quelle in vendita su GOG), ma se fossi un cliente chiederei subito lo zippone che mi spetta.
Chissà quando e se questi archivi verranno resi disponibili digitalmente negli store online...

Curiosità su Psychonauts 2

Nonostante il documentario Double Fine Psychodyssey sia uno spietato capolavoro sul piano umano, il dietro le quinte sulle effettive scelte creative per l'ottimo Psychonauts 2 della Double Fine di Tim Schafer era rimasto un po' sguarnito. Quando a febbraio ho ottenuto finalmente il pdf del monumentale art book, mi sono reso conto che al suo interno c'era un discreto numero di curiosità che potevano essere inserite in un'apposita sezione nella scheda. Certo, sono un po' limitate all'aspetto grafico, però le scelte estetiche di un gioco così sono per forza di cose legate ad altri ragionamenti di sceneggiatura e gameplay, quindi possono comunque far capire qualcosa della poetica dietro al percorso intrapreso.
Se avete già giocato o non temete gli spoiler, ne ho riassunte alcune.

Rapide varie & eventuali

Fine dell'aggiornamento pasquale, cosa ci attenderà nel cuore della primavera?
Sapremo qualcosa in più della remaster di Sam & Max: The Devil's Playhouse (che ha fatto capolino alla GDC)... o magari avremo una data d'uscita per Indiana Jones e l'Antico Cerchio?
Ciao,
Dom

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