Vai al contenuto

Batman: The Telltale Series

(2016, Telltale Games - Kent Mudle, Brett Tosti, Andrew Grant)

Bruce Wayne, magnate di Gotham City, cerca di essere all'altezza dei genitori, filantropi assassinati sotto i suoi occhi quando era solo un bambino. Disgustato dalla corruzione e dal crimine che hanno messo in ginocchio la città, Bruce ha investito le sue capacità in Batman, la propria identità segreta da vigilante. Ma è legittimo colpire il crimine al di fuori della legge? Wayne dovrà gestire i rapporti con personaggi che hanno idee diverse della giustizia e dell'ordine: l'amico politico Harvey Dent, il mafioso Carmine Falcone, la misteriosa ladra Catwoman, la giornalista Vicky Vale, il ritrovato e sfortunato amico d'infanzia Oswald Cobblepot, il commissario di polizia Gordon.

Analisi

DESIGN / SCENEGGIATURA

"I miti non sono mortali", suggerisce amareggiato il fidato maggiordomo Alfred al suo datore di lavoro Bruce, in un certo senso anche suo figlio adottivo. I Telltale gli mettono in bocca una considerazione di valore linguistico, buona base per un'analisi di Batman - The Telltale Series, serie episodica con la quale lo studio californiano si misura col mito DC Comics, per intercessione della Warner Bros. Supereroe senza superpoteri, Batman sin dal suo debutto nel 1939 sulla rivista Detective Comics, a differenza di altri suoi colleghi, continua a sedurre anche chi non vive di pane, fumetti e nerdismo. La profonda umanità di Bruce Wayne gli ha permesso di sopravvivere meglio al paradosso dei supereroi di cui discusse Umberto Eco negli anni Sessanta: sono la versione moderna dei miti antichi, ma siccome il mito per esser tale dev'essere sospeso nel tempo, immutabile, la narrazione seriale potenzialmente infinita dei supereroi obbliga a una simulazione di evoluzione narrativa, che in realtà preserva una stasi. Semplificando molto, un supereroe non rischia mai davvero, sennò le sue pubblicazioni terminerebbero, con buona pace anche dei "superproblemi" di Stan Lee (che forse appunto avvertì il paradosso e corse ai ripari). Nella metà degli anni Ottanta, lo strumento della graphic novel consentì a grandi autori come Alan Moore e Frank Miller di creare saghe autoconclusive con un dramma più reale. Discorso analogo vale per la recente trilogia cinematografica di Christopher Nolan.

 

 

La prima Telltale Story su un supereroe non può che affidarsi al trascorso di Batman, per avere qualche speranza di rimanere fedele allo stile di racconto interattivo nato con The Walking Dead: l'assenza di angosciose incognite ha minato alle fondamenta Minecraft: Story Mode. Le "scelte terribili" dei Telltale hanno bisogno come il pane di Bruce Wayne, che su quel "paradosso del supereroe" si è sempre egregiamente mantenuto in equilibrio, suggerendo in ogni momento il rischio potenziale di una sua tragica disfatta, sociale e fisica.
La squadra capitanata dal veterano ex-Lucas Brett Tosti, Kent Mudle e Andrew Grant, quest'ultimo già corresponsabile di Game of Thrones, quindi non può che dare più spazio a Bruce che a Batman, mantenendo quest'ultimo come valvola di sfogo meno sfumata di quella che, in abiti civili, resta una personalità tormentata. Se Batman con i gadget affronta le situazioni dominandole, Wayne nella serie Telltale è sballottolato programmaticamente tra i personaggi incarnazioni di differenti visioni etiche: si pensa a The Wolf Among Us, un altro continuo test psicologico sulle nostre convinzioni in materia di convivenza, società e giustizia. Saturi come siamo di riletture di Batman, suscita ammirazione la capacità di associare il già visto con un'atmosfera tipicamente Telltale e quindi non anonima. Gli esperti della saga si divertiranno a cogliere citazioni, gustando diverse evoluzioni di personaggi che già conoscono: l'ambiguità e la sensualità di Selina Kyle/Catwoman, le deboli buone intenzioni di Harvey Dent, un'inedita rilettura del Pinguino / Oswald Cobblepot e un'organizzazione terroristica, i Figli di Arkham, il cui misterioso leader denota un certo coraggio iconoclasta da parte dei Telltale (mi fermo prima dello spoiler!). È tradizione far franare il terreno sotto i piedi di Wayne, ma qui l'assenza di punti di riferimento è portata alle estreme conseguenze. Tanto si indeboliscono le sicurezze di Batman, tanto brillano le "scelte" telltaliane: ogni risposta può essere giusta o sbagliata, tutti hanno a loro modo ragione e torto, vigilante protagonista incluso. Claustrofobico e riuscito, tenendo presente i settant'anni sul groppone della creatura di Bob Kane.

 

 

Anche se, come in tutte le Telltale Stories, manca volutamente la sfida videoludica canonica, l'interazione non è troppo statica: ci sono sezioni investigative o parainvestigative, nelle quali si manda avanti la scena collegando indizi o elementi dello scenario (prima volta nel nuovo corso, ricorda vagamente i CSI). C'è un'enciclopedia integrata nel gioco, nella quale le schede dei personaggi si aggiornano via via in base alle scelte che compiamo. Le scelte nei dialoghi sono inoltre arricchite da un tentativo di originale multiplayer: il "Crowd Play" permette a più persone di interagire con la partita in corso. In sostanza un giocatore avvia Batman in Crowd Play su un pc o una console, generando un codice che fino a 12 persone possono inserire all'indirizzo web indicato: dai loro dispositivi, siano smartphone, tablet o altri PC, ognuno può effettuare la propria scelta di dialogo o di azione, da un'interfaccia ad hoc visualizzata nel browser. In caso di parità, il gioco porta avanti la scelta eseguita prima delle altre, altrimenti vince la scelta più votata. L'idea era nata in appositi eventi che i Telltale avevano allestito in sale cinematografiche, per le anteprime di alcune puntate di Tales from the Borderlands. Questo semimultiplayer non è consigliabile in dirette streaming, a causa delle latenze. Non credo sia molto utile quando si è in due o tre persone, ma potrebbe essere un bel modo di condividere un gioco narrativo durante un piccolo party: la creazione di un terzo universo, tra fiction e videogame, passa anche da questi esperimenti dei Telltale.

 

 

A proposito di aspirazioni cinematografiche: in linea di principio ho accolto male la soppressione dell'opzione di rewind, quasi che si volesse obbligare il giocatore a non tornare subito sui propri passi; all'atto pratico, ammetto però che non l'usavo mai. Discorso a parte per gli spettacolari quicktime event nelle scene d'azione, oggetto di qualche polemica perché apparentemente inutili, dato che il gioco sembra proseguire anche sbagliandoli, limitandosi solo ad anticipare un'animazione in caso di pressione corretta. In realtà questo avviene in un 10% di casi: diciamo che al 60%, immagino per ragioni di budget, il gioco registra il numero di errori e, superato un tetto massimo, interrompe i combattimenti con una morte standard per quella scena. Poco elegante, ma stare a braccia conserte non basterebbe. Il rimanente 30% delle circostanze (sempre stima mia) prevede morti ad hoc per gli errori.
L'affetto per il marchio c'è, così come la voglia di mantenere fresco il proprio stile con qualche timido tentativo di evoluzione. Forse l'episodio finale sarebbe potuto essere più teso e caratterizzato fino alle ultime battute, ma è il dovere di segnalare il pelo nell'uovo: essere originali o almeno personali con Batman rimaneva una sfida assurda, vinta dai Telltale con un coeso lavoro di squadra di quattro registi e ben venti autori, tra sceneggiatori e designer.

 

 

GRAFICA

Ombre progressive, shading più elaborato sulle superfici (Batman è molto convincente), animazioni meno clonate e più cucite addosso alla personalità dei protagonisti, cambi di inquadratura e movimenti di macchina più frequenti, profondità di campo, effetto bloom e occasionali blur per qualche momento d'azione. La direzione artistica di Martin McDonald, i modelli di Daveed Kaplan, gli ambienti di Christian De Los Santos e le animazioni di Michael Tjosvold suggeriscono quanto i Telltale temessero l'avvicinarsi a un mito grafico come Batman, che ha attraversato generazioni, design e gusti disparati. Non sono migliorie miracolose, anzi erano ormai obbligatorie dopo anni di monotonia tecnica delle loro presentazioni, ma il salto di qualità si nota sul serio e non è un effetto placebo (ricordo il goffo effetto pennellata di Game of Thrones). Nonostante il tono della vicenda lasci poco spazio all'umorismo, le scelte cromatiche di Batman - The Telltale Series non sono mai cupe o desaturate, anzi: come suggerisce il logo che si compone nell'intro, tutta la storia visiva del personaggio è stata presa in considerazione, non disdegnando qualche parentesi di saturazione, persino personalizzabile.

 

 

Il giocatore stesso può scegliere il colore per le luci dei gadget di Bruce, tra quattro disponibili, escamotage pratico per distinguere le partite dei quattro slot di salvataggio selezionabili. Le ispirazioni fumettistiche dichiarate sono nei lavori di Neal Adams, Jim Lee e Greg Capullo. Il formato d'immagine è sempre 21:9, un simil-2.35:1 molto cinematografico, con letterbox quindi sempre presente, a meno che non si possieda uno dei rari monitor con tali proporzioni.
Sotto Windows sono disponibili due modalità diverse per la presentazione grafica: "high performance", con tutte le feature sopra elencate attivate, e "balanced performance" per le macchine più vecchie o meno potenti. A occhio quest'opzione semplifica l'illuminazione (il gioco appare leggermente più luminoso), elimina profondità di campo e blur, e fa un ricorso meno generoso al bloom. Viverlo pesa meno che leggerlo: il lavoro di bilanciamento è stato eseguito con un certo criterio, e la possibilità di scegliere tra tre livelli di qualità delle texture evita gli abissi di sgranamento delle versioni Xbox 360 / PS3 (leggete più avanti per ulteriori informazioni).

 

 

MUSICHE E SONORO

Sua eccellenza Jared Emerson-Johnson porge l'orecchio a Hans Zimmer, sfruttando il budget a disposizione per coinvolgere la tedesca Dynamedion nella gestione della Brandeburg State Orchestra di Francoforte. Il tema musicale è un'obbligatoria onda anomala di archi galvanizzanti: non troppo originale, ma è impossibile pensare all'Uomo Pipistrello senza questo tipo di accompagnamento, ormai. Altrove Jared sembra ricordare ancora le cupezze di The Wolf Among Us: le note disturbanti della prima scena del crimine mi hanno ricordato la scoperta di una nota testa mozzata nel gioco citato. Tra i brani di repertorio c'è anche musica classica di Haydn.
I Telltale sono affettuosi e forse un po' superstiziosi quando si tratta di doppiaggio: spesso capita di incontrare voci già utilizzate in altri loro lavori. Qui addirittura Bruce e Selina sono Troy Baker e Laura Bailey, che tanto hanno dato a Rhys e Fiona di Tales from the Borderlands.

 

 

Vicky Vale è Erin Yvette, alias Snow in The Wolf Among Us e Sasha in Tales from the Borderlands. Non che Baker riesca a sfoderare il vocione indimenticabile di Kevin Conroy della serie animata Warner Bros, ma da non madrelingua non mi lamento, così come non mi lamento delle altre performance, nella norma. Orecchio a Anthony Ingruber, considerato "il giovane Harrison Ford": da lui non ti aspetteresti la performance nei panni del John Doe nel gioco... L'assenza dei sottotitoli in italiano, pur in un titolo plurilocalizzato in altre lingue, suona davvero come una campana a morto per il nostro mercato: però non sarebbe una cattiva idea provare a dare un po' di fiducia a questo benedetto mercato... parliamo di Batman, no?

Revisione: 12/2016

 

 

NOTE TECNICHE SULLA PRIMA EDIZIONE (Windows, Xbox One, Playstation 4)

La maledizione aleggiava sul povero Batman dopo la debacle su PC di Batman Arkham Knight. Per quattro mesi dall'uscita del primo episodio in digitale nell'agosto 2016 su Windows (Mac non pervenuto), Playstation 4 e Xbox One, senza localizzazione italiana (ma ci sono patch amatoriali), Batman - The Telltale Series non era per niente ottimizzato. Su PC non avere un i5 con scheda grafica GDDR5 costringeva a frame rate sui 10-15fps anche in 800x600, nonostante la configurazione minima indicata su Steam e Good Old Games fosse ben meno corposa: W7, CPU Core 2 Duo 2.4Ghz, 3Gb RAM, Geforce GTS 450 / AMD HD5750 con DX11. Solo dopo la pubblicazione tardiva a dicembre (!) di una patch da 7.7Gb(!!), quella soglia è diventata plausibile. Dopo la patch è la versione Windows a risultare la migliore e la consigliata, per flessibilità e qualità visiva, anche su i3/GDDR3. Due problemi permangono: microstutter dovuti al caricamento degli shader al volo, più o meno evidenti a seconda della velocità della scheda, e la risoluzione effettiva legata a quella del desktop (se ne scegliete una inferiore, viene scalata).

 

 

Come rispettive soluzioni, vi consiglio di attivare nei driver video la "shader cache" (almeno per evitare gli stutter in una seconda partita) e di cambiare la risoluzione del desktop a quella desiderata per il gioco, prima di avviarlo.
Le console PS4 e Xbox One si difendono pur con frame rate ballerini, comunque mai sotto il livello di guardia: peccato però che queste versioni non girino nel Full HD che legittimamente ci si aspetta. L'impressione è che Batman - The Telltale Series sia uscito dalla beta solo all'inizio di dicembre 2016, alla pubblicazione della suddetta patch. Non conosciamo il motivo di tanta masochistica fretta, ma possiamo ipotizzare la volontà di capitalizzare sull'uscita in agosto del film Suicide Squad e del Blu-ray di Batman - The Killing Joke.
Ricordo che le versioni console sono state pubblicate inoltre in retail nel settembre 2016, grazie a un accordo con la Warner Games: l'italiano continua a mancare (nonostante il forte richiamo del marchio), e i dischi contengono soltanto il primo episodio, dando diritto al download dei successivi, seguendone via via la pubblicazione.

 

 

Credits (Windows, Xbox One, Playstation 4)

Direzione creativa: Brett Tosti (sup.), Andrew Grant, Kent Mudle
Regia episodi: Kent Mudle, Jonathan Stauder, Jason Pyke, Mark Droste
Soggetti e testi: Zack Keller, Patrick Kevin Day, Shanon Ingles, Nicole Martinez, James Windeler, Andrew Hanson, Meghan Thornton, Meredith Ainsworth, Jessica Krause, Eric Stirpe, Luke McMullen
Design degli episodi: Chris Hockabout, Mark Darin, Emily Garrison, Michael Kirkbride, Luke Maulding, Emily Buck, Matthew McManus, Juan Vaca, Michael McCormick
Basato sul personaggio DC Comics creato da: Bob Kane
Producer supervisore: Brodie Andersen
Executive producer: Sean O'Connor
Direzione artistica: Martin McDonald
Ideazione grafica: Michael Broussard, Gray Rogers, Derek Stratton, Brian G Matyas, Jason Merck, Rolf Mohr, Johannes Holm, Patrick Jensen
Modelli e grafica dei personaggi: Daveed Kaplan (supervisione)
Direzione grafica degli ambienti: Christian De Los Santos
Luci: Leif Estes (solo ep.1), Craig Schiller, Derek Godat
Direzione dell'animazione: Michael Tjosvold
Supervisione della coreografia: Matthew Leach (ep.1), Sean Manning (ep.2), Michael Gambino (ep.3), Jonah Huang (ep.4), Daniel Rosales (ep.5)
Tecnici grafici supervisori: Jeff Benjamin (effetti), Ricky Lee O'Connor (rigging)
Supervisione grafica dell'interfaccia: David Reed Monroe
Supervisione della programmazione: Tulley Rafferty (ep.1,5), Jason Kim (ep.2), Greg Felber (ep.3), Michael Carpenter (ep.4),
Telltale Tool: Kevin Bruner, Zacariah Litton, Jonathan Sgro, Randy Tudor, Jeremy Bernstein, David Brady, Lex Chesler, Matt Davidson, Michael Eads, Scott Eberline, Benn Herrera, Ben & Tim Ingram, Sofy Kabachek, Alex Montgomery, Mike Parsons, Karen Petersen, Bernd Raabe, Chris Schmelzle, Michael Schwartz, Ceri Stagg, Nicholas Van Sickle, Eric Yiskis
Musiche: Jared Emerson-Johnson (produzione orchestrale a cura di Dynamedion)
Brani di repertorio: Birds of the Heart e Etheric Dance di John di Martino, Quartetto d'archi n.66 di Franz Joseph Haydn
Supervisione sound design: Lazar Levine
Direzione del doppiaggio: Will Beckman, Arthur Von Nagel
Voci principali: Troy Baker (Batman/Bruce Wayne, Thomas Wayne), Laura Bailey (Catwoman / Selina Kyle), Travis Willingham (Harvey Dent), Erin Yvette (Vicky Vale), Enn Reitel (Alfred), Murphy Guyer (Gordon), Jason Spisak (Oswald Cobblepot), Dave Fennoy (Lucius Fox), Anthony Ingruber (John Doe)
Direzione del testing: Michael Daglow

 

 

Altre edizioni e porting

Xbox 360 / Playstation 3 / iOS / Android (2016)
Mentre i giocatori erano in subbuglio per il pessimo stato tecnico delle versioni ammiraglie Windows/PS4/Xbox One, i Telltale riuscirono a fare di peggio con le edizioni depotenziate per le macchine meno performanti: nelle versioni PS3 (tuttora disponibile) e Xbox 360 (rimossa), pubblicate a partire dal settembre 2016, si viaggia sui 25fps di media, ma a scapito di texture, risoluzione ed effetti ridotti al minimo, e quel che è peggio contenuti soppressi (all'inizio del primo episodio manca per esempio il montaggio parallelo Batman/Bruce, si segue solo Batman). Questi tagli affliggono pure iOS e Android, i cui porting partono tra il settembre e l'ottobre 2016, presentandosi giusto leggermente più piacevoli nel dettaglio.
Anche le versioni Xbox 360 e PS3 sono state pubblicate in retail nel settembre 2016, grazie all'accordo con la Warner Games: l'italiano è sempre assente e i dischi contengono solo la prima puntata, dando diritto al download delle successive, seguendone via via la pubblicazione.

 

 

Nintendo Switch (2017)
Per fortuna l'incarnazione per Nintendo Switch, uscita nel novembre 2017 in digitale e retail, è riuscita a conciliare la grafica del mobile con la completezza dei contenuti, avvantaggiandosi delle rifiniture tecniche avvenute nel frattempo. Non la maniera peggiore per guidare Bruce Wayne in quest'avventura.

Batman Shadows Edition (2019)
Dopo l'annuncio del fallimento a fine settembre 2018, alcuni asset dei Telltale sono stati rilevati dalla LCG Entertainment, che in accordo con l'editore Athlon Games li ha rimessi in vendita. Nel dicembre 2019 sui tutti i canali di vendita Windows (GOG e Steam), nonché Xbox One, PS4 e Switch, è stata presentata in digitale la Batman The Telltale Series - Shadows Edition: gli episodi della prima e della seconda stagione sono stati riconfezionati con un filtro opzionale "Shadows Mode", che avvia le puntate in bianco e nero, isolando in modo suggestivo il colore solo in alcuni elementi, alla Frank Miller. Sembra che anche alcune texture siano state ritoccate. Le serie tuttora non presentano la lingua italiana tra i sottotitoli: non so se le patch amatoriali siano compatibili con lo Shadows Mode su Windows. Per chi possedesse già le serie su quei canali, lo Shadows Mode è acquistabile a parte come DLC per pochi euro.

 

 

Episodi serie originale

Ciò che segue è un elenco particolareggiato (con spoiler!) degli episodi che compongono Batman - The Telltale Series, con cast artistico specifico, trame e un commento che approfondisce quanto già detto nella scheda generale e lo contestualizza alla singola puntata.

1 - Realm of Shadows
Regia: Kent Mudle
Sceneggiatura: Choung, Jacqmin
Design: Hockabout, con Darin, Garrison, Kirkbride, Maulding
Uscita: 2 agosto 2016

Sinossi
Dopo un movimentato incontro con la misteriosa Catwoman, alla quale sottrae un hard disk con dati criptati, Batman ritorna Bruce Wayne per un ricevimento in onore del candidato sindaco Harvey Kent. Qui un abboccamento con il gangster Carmine Falcone non va in porto, ma in compenso altri personaggi turbano il sonno di Bruce: l'amico Osborne Cobblepot si rifà vivo dopo anni, annunciando un'imminente ribellione del sottobosco di Gotham, mentre a sorpresa la famiglia Wayne è accusata di collusione con la mafia. Le certezze di Bruce barcolleranno, sembra chiaramente che qualcuno voglia incastrare lui e lo stesso Falcone, che forse non è il colpevole dietro alle più inquietanti nefandezze in corso in città. Il commissario Gordon e la reporter Vicky Vale possono essere validi alleati...

Commento
Come il 62% dei giocatori, ho deciso di coinvolgere Harvey nell'incontro con Falcone, ma non è stata mai mia intenzione scaricare su Dent la colpa dell'abboccamento col gangster (infatti più avanti, nella conferenza stampa, non l'ho fatto e ho lasciato che parlasse lui). Con l'83%, non ho nemmeno stretto la mano al boss. Mi sono invece trovato in netta minoranza (appena il 9%) nel rifiutare a Vicky una dichiarazione per salvare la faccia con la stampa, dopo la perquisizione e le accuse: non che non mi fidassi della ragazza, ma non mi sembrava coerente col personaggio una tale superficialità, perché accuse tali erano tanto pesanti che mi pareva una priorità prima verificarle di persona. In nettissima minoranza, quasi imbarazzante (5%!), ho deciso di strappare i biglietti fatali, senza guardarmi indietro: forse ero anche annoiato da quel tormentone dei genitori morti e ho colto l'occasione? Interessante come esistano due Batman per il pubblico, perché ci siamo letteralmente spaccati a metà quando si è trattato di decidere la sorte del cecchino al porto: io ho deciso di risparmiarlo, anche se la scena della tortura era in effetti sadicamente divertente. Mi sono trovato nel 70% di giocatori che ha scelto di portare le prove contro Falcone a Gordon invece che a Vicky: è vero che ne uccide più la penna che la spada, ma non mi pareva giusto né mettere così a rischio Vicky, né mi pareva che una battaglia mediatica potesse avere la meglio degli arsenali di Falcone. Non mi stupisce che l'84% di noi abbia risparmiato Falcone nello scontro finale: dopo la rivelazione (da verificare) sui genitori di Bruce, la spietatezza diventerebbe solo una sterile ripicca, e per me Batman è un po' più nobile di così... In generale ho cercato di costruire un Bruce / Batman piuttosto rassegnato, un martire distaccato per la sua causa, non ho nemmeno risposto agli sms di Alfred alla conferenza: non ho mai fatto ricorso tanto frequente al silenzio come risposta nei dialoghi!

2 - Children of Arkham
Regia: Jonathan Stauder
Sceneggiatura: Windeler, con Day, Hanson, Ingles, Thornton
Design: Kirkbride, con Buck, McManus
Uscita: 20 settembre 2016

Sinossi
Sconvolto dalle rivelazione di Falcone, Bruce cerca di ricostruire la notte in cui furono uccisi i suoi genitori, realizzando di aver rimosso un importante particolare, mentre Alfred gli celava in buona fede una triste verità. Il tentativo di sapere qualcosa in più da Falcone in ospedale s'interrompe quando un'agente, Montoya, lo uccide a bruciapelo, drogata dalla sostanza che qualcuno sta facendo girare per Gotham. Dietro tutto c'è Oswald Cobblepot, a sua volta manovrato da un'inquietante organizzazione, i Figli di Arkham. Selina è in pericolo per non aver portato a termine il compito per cui era stata pagata, ma è a rischio anche Bruce: il corrotto sindaco Hill sembra far parte di un triangolo che coinvolgeva suo padre e Falcone, quindi i terroristi sono decisi a uccidere anche lui. Che ne sarà del suo rapporto d'amicizia con Harvey?

Commento
Un vero otto volante etico, che non può non ricordare i momenti migliori di The Wolf Among Us. Inevitabilmente il 90% dei giocatori (me compreso) ha perdonato Alfred: ci mancherebbe, in fondo è ancora lì con Bruce, ci dev'essere del vero in quel che dice. Ci siamo spaccati quasi a metà nel rivelare a Harvey perché volessimo vedere Falcone: io ho detto il vero. Durante il confronto col boss, ho deciso di contravvenire a quel che mi ero proposto e l'ho fatto un po' soffrire (rientrando nel 33% dei giocatori). Il Bruce equilibrato, per come lo vedo io non troppo aperto con la stampa, l'ha trattata ancora una volta male, non rivelando il nome di Montoya a Vicki Vale (mi starò comportando bene, negandole quasi tutto, persino rimanendo zitto?). Diplomazia o no, non si poteva negare al povero Wayne un tentativo di bacio alla sexy Seline, andiamo: il 90% di noi s'è lanciato, e vorrei ben vedere. In leggerissima minoranza ho visitato Hill come Bruce Wayne: avevo la mezza idea che sarei riuscito a farlo parlare un po' di più in modo surretizio, senza spaventarlo. Al momento di accettare però un accordo sottobanco con lui, ho ceduto insieme all'85% degli utenti: adesso non esageriamo. Parlando con Dent nella Batmobile, sono involontariamente ricaduto nel 9% di noi che ha rifiutato il prosieguo del sostegno alla campagna: in realtà non era mia intenzione, avevo persino detto che in parte capivo la sua necessità di distanziarsi dal nome infangato dei Wayne, però ho sperimentato con un silenzio di fronte alla domanda definitiva, ed è stato interpretato da Harvey come un rifiuto. Pazienza, vada così allora. Ho gradito parecchio il dilemma finale, che a conti fatti restituisce a noi la creazione di Due Facce: grande idea. Era davvero difficile decidere, sono rimasto in pausa guardando il monitor e pensando: ho optato, nel 36% dei giocatori, per salvare Harvey. Mi è dispiaciuto molto per Selina, ma mi aveva dato l'idea di potersela cavare sempre e comunque, Dent in fondo era messo peggio...

3 - New World Order
Regia: Jason Pyke
Sceneggiatura: Martinez, con Ainsworth, Day, Krause
Design: Garrison, con Kirkbride, Vaca
Uscita: 25 ottobre 2016

Sinossi
Tempi duri per Bruce Wayne: mentre Harvey è sempre più incontrollabile, gli diventa difficile trovare un equilibrio tra il sostegno all'amico, i problemi con l'opinione pubblica e l'indagine sui Figli di Arkham. La situazione degenera quando il consiglio di amministrazione della Wayne Enterprisese lo scarica, scegliendo come presidente lo stesso Oswald. È chiaro che a questo punto Bruce/Batman potrà contare solo sui fedelissimi Alfred e Lucius, e forse su Selina, con la quale si consolida il rapporto sentimentale, nonostante questo metta ancora di più a repentaglio il rapporto con Harvey. Dopo uno scontro feroce col leader dei Figli di Arkham, Batman ne scopre forse troppo tardi l'imprevedibile identità...

Commento
La prima scelta corposa, cioè lo scegliere se difendere Harvey o Montoya, ha quasi spaccato a metà i giocatori: io insieme al 42% ho scelto di stare dalla parte di Dent, giusto per proseguire un percorso coerente col finale dell'episodio precedente. Quando Wayne è stato estromesso dall'azienda, ho cercato di mantenere un aplomb totale, tra il 70% dei giocatori: non solo perché voglio cercare di essere superiore al caos, ma anche perché il povero Cobblebot sembra una discreta pedina e - diciamolo - fa anche un po' pena. L'idea di voltare del tutto le spalle all'azienda mi piaceva, quindi insieme a una leggera minoranza di utenti (il 35%) ho chiesto a Lucius di licenziarsi e di venire a lavorare per me in privato: ma sì, chi se ne frega della talpa interna! Tra l'altro temevo per l'incolumità di Lucius. Come il 90% dei giocatori ho felicemente ceduto alle avances della sinuosa Catwoman / Selina Kyle, gioendo particolarmente per la scena di poco successiva che hanno cucinato i Telltale, quando Harvey arriva e scopre tutto: ho trovato parecchio divertente che in tanti abbiamo tentato di non farci vedere, ma che il gatto ci abbia rivelato comunque (solito trucco dei Telltale per non modificare troppo la scena, ma qui mi è parso beffardo). Come l'85% di noi non ho alzato un dito su Dent, che peraltro nella mia partita non è sfigurato ed è un po' più umano e meno minaccioso; ho persino cercato di calmarlo in tutti i modi nella sequenza dell'ufficio, non assecondando le sue paranoie (tutto sommato centrate). Sulle prime ero piuttosto perplesso dalla malleabilità di Selina, tenendo in conto che non l'avevo salvata nella puntata precedente, ma nel dialogo a letto lei sembra ricordarsene e darvi non troppo peso. Il colpo di scena finale mi ha lasciato alquanto perplesso: mi sembra troppo studiato per spiazzare e non so quanto sarà motivato sul piano morale. Mi pare insomma più un'idea a effetto che un'idea sul serio intrigante. A maggior ragione sono stato molto contento di aver concesso alcuna fiducia a Vicky Vale per tutti gli episodi, poco ma sicuro, e l'ho anche trattata con le pinze nella scena al parco, poco prima.

4 - Guardian of Gotham
Regia: Mark Droste
Sceneggiatura: Stirpe, con Day, Ingles, McMullen
Design: Darin, con Garrison, Kirkbride, Vaca, McCormick
Uscita: 22 novembre 2016

Sinossi
Chiuso nel manicomio di Arkham, Bruce incontra per la prima volta "John Doe", il futuro Joker, che dimostra di sapere molto della sua situazione e di Lady Arkham. Con le nuove informazioni e una stramba proposta di alleanza, Wayne esce dall'Arkham Asylum e riprende le indagini per rintracciare i Figli di Arkham, mentre l'intera città gli si sta rivoltando contro, spronata da Harvey, completamente fuori controllo. Cobblebot sta riuscendo a penetrare il firewall dell'armamentario di Batman, quindi il tempo stringe: bisogna fermare l'anarchia prima che la società si ritrovi del tutto dilaniata. Da chi cominciare? Da Oswald o da Harvey?

Commento
Episodio molto elegante, dove intelligentemente l'approfondimento su Lady Arkham avviene per via indiretta, in bocca al Joker, la cui introduzione amichevole è affascinante e centrata: manca tuttavia il coraggio di mantenerlo tale molto a lungo, visto che in capo a pochi minuti si rivela pericolosissimo. Per tutta la mia permanenza ad Arkham, mi sono divertito a essergli complice, ma quando è arrivato il momento di promettergli chissà cosa, come il 51% dei giocatori mi sono rifiutato. Forse anche per questo poco dopo sono stato nella minoranza (33%) di utenti che ha deciso di fermare la rissa diversivo, invece di approfittarne. Splendida e tesa la sequenza del blocco stradale: l'idea di picchiare la massa, pure piuttosto ottusa e così manipolabile, mi sembrava così lontana da uno straccio di ideali che ho deciso (col 49%) di sfondare la barricata della polizia corrotta. Senza rimpianti: Harvey mi stava già dando abbastanza sui nervi. Nell'indagine dai genitori adottivi di Vicky Vale, prima dell'attacco del drone, ho tranquillizzato lo spaventato bambino: meglio risparmiare quel poco di innocenza che gli sarà rimasta. Per quanto concerne l'incontro con Dent, come il 43% dei giocatori ci sono andato nei panni di Bruce e non di Batman: intendiamoci, Batman avrebbe forse avuto la meglio sul sindaco svalvolato, ma mi ero ripromesso dall'inizio di quest'esperienza di giocare con Bruce quando me ne fosse stata data la possibilità (mi diverte la sua maggiore vulnerabilità). Centrato il dilemma finale: salvare casa o azienda? Dopo averci riflettuto, io e il 44% dei giocatori siamo andati a salvare Alfred e casa nostra: dopotutto, dopo l'estromissione, davo già l'azienda per spacciata, e non nascondo che una possibile disfida con Cobblepot senza gadget mi sfagiola, nella sua epicità.

5 - City of Light
Regia: Kent Mudle
Sceneggiatura: Thornton, con Ainsworth, Windeler
Design: Hockabout, con McManus
Uscita: 13 dicembre 2016

Sinossi
Eliminato dal gioco Harvey (o Oswald, a seconda della scelta che avete fatto alla fine dell'episodio 4), a Bruce non rimane che riprendere in mano le redini della sua vita, per rintracciare Lady Arkham. Dopo una triste sorpresa da parte di Selina, le indagini subiscono un'accelerazione: Alfred viene rapito da Vicky e dai Figli di Arkham. Batman scopre gli abusi e le violenze alle quali quest'ultima è stata crudelmente sottoposta dai genitori adottivi, e comprende che il redde rationem avverrà nell'infame manicomio. Ma Vicky/Lady Arkham avrà davvero tutti i torti? E Bruce è davvero così distante dalle sue posizioni estreme?

Commento
Finale molto meditato nei contenuti, forse un po' meno nella forma, "grazie" all'alto tasso di personalizzazione, che sarà però di certo gradito a molti. Dopo due giri su tutta la serie, devo dire che trovo più elegante sopprimere Oswald alla fine del quarto atto e Harvey all'inizio di questo secondo, ma son gusti. Comunque, nel mio primo salvataggio "canone" ho affrontato Oswald, ma come il 20% dei giocatori non sono riuscito a mantenerlo distratto a sufficienza per favorire l'intervento di Gordon. In armonia con il 29% degli utenti, non ho propriamente consolato Alfred, ma ho eluso il suo mea culpa con un pragmatico "Ora pensiamo a risolvere la situazione": mi dispiaceva essere troppo cattivo con il maggiordomo, ma il suo senso di colpa ha un perché. La maggior parte di noi giocatori ha verso Selina/Catwoman un trasporto innegabile: il 91% di noi ha cercato di fermarla suggerendole un futuro lontano dal ladrocinio, ma non abbiamo ottenuto nulla. Quel che è peggio, io mi sono pure dichiarato alla disperata, generando una reazione stizzita (mossa intelligente, sceneggiatori!). Ho qualche perplessità su questo escamotage forzato del furto per far tornare in scena il personaggio: d'accordo che il centro dell'attenzione qui è l'ambiguità di lei (con messaggio di aiuto in sottotesto), ma la scusa in sé mi è sembrata goffa. Già nello scontro in quel di Arkham, ho avuto il desiderio di trattare Vicky con un minimo di umanità, persino ammettendo nei sotterranei che Falcone e Hill avessero fatto una giusta fine. Non sopportavo l'idea che lei, pur malvagia, non credesse alla sincerità di Bruce Wayne, quindi come il 77% degli altri giocatori l'ho affrontata senza maschera (anche per salvare Alfred, ma non era il mio principale motivo). Al termine, coerentemente con quanto ho scritto, ho scelto di partecipare al discorso tenuto da Gordon nei panni di Bruce, per completare la riabilitazione della mia famiglia, ma comprendo perché solo il 58% di noi l'abbia fatto: non ero così convinto, e chiudere con Batman, come ho fatto al secondo giro, ha un suo senso. Ho dubbi invece sul ritmo di questa sezione finale, che mi suona più lenta e più cerebrale, specie dopo lo scontro con Lady Arkham: l'assenza di credits studiati ad hoc per l'epilogo mi ha un po' compromesso il sapore del sipario. Nulla di grave, ma voglio scriverlo lo stesso. La chiusa col Joker mi fa pensare che il famoso "favore" che gli avevo negato nell'episodio precedente tornerà a galla in una seconda stagione o in una miniserie spin-off. Il mio profilo alla conclusione della mia prima partita è stato "pragmatico": ho totalizzato il 50% di punteggi in tutte le aree. Roba da matti.