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Batman: The Enemy Within -
The Telltale Series

(2017-2018, Telltale Games - Kent Mudle, Michael Kirkbride, James Windeler, Brett Tosti)

Il ritorno sulla scena dell'Enigmista, criminale che aveva tormentato Gotham City molto prima dell'arrivo di Batman, incrina l'equilibrio che Bruce Wayne ha recuperato nella sua vita. L'Enigmista non è l'unico problema: si affaccia sulla scena una misteriosa "Agenzia" segreta, controllata da Amanda Waller, interessata a smantellare una nascente rete criminale con l'aiuto di Batman, che però dovrebbe tradire la fiducia di Gordon e affidarsi ai metodi dubbi della Waller. Nel frattempo, uscito da Arkham, John Doe ricontatta il suo vecchio "amico" Bruce: può essere un aiuto reale oppure Bruce lo considera più innocuo di quanto non sia?

Analisi

DESIGN / SCENEGGIATURA

Esistono sorprese che sono tali solo per il marketing e sorprese che riescono a conciliare le esigenze commerciali con una motivazione artistica sensata. Dopo la fine della prima stagione del Batman targato Telltale, un prosieguo immediato non era affatto scontato: in altri casi l'azienda ha rimandato per diverso tempo anche sequel richiesti a gran voce (come una seconda stagione di The Wolf Among Us), preferendo concentrarsi su altri progetti che per me rientrano decisamente nella categoria "sorpresa solo per il marketing". Al di là però di queste considerazioni che possono essere afflitte da soggettività, insistere sulla piacevole rilettura dell'universo di Bob Kane si è rivelata un'eccellente mossa da parte della Telltale, in uno dei momenti più difficili della sua storia, in una crisi di vendite e nel passaggio dalla dirigenza fondatrice alla nuova direzione di Pete Hawley.

 

 

Quando si vuole allungare a dismisura una serie di qualunque tipo, non è raro estrarre la retorica del "c'è ancora tanto da raccontare", ma in questo caso in effetti il "John Doe" pre-Joker introdotto nella prima stagione era davvero un personaggio che meritava un'espansione e un approfondimento: un personaggio che è diventato nel corso dei decenni una nemesi iconica di Batman viene quasi azzerato e si trova di fronte a un Bruce Wayne che non lo conosce ancora come tale. Se è vero, come si è insistito nel Cavaliere Oscuro nolaniano e in svariati albi e graphic novel, che il Joker rappresenta una sorta di contraltare più nero alla personalità già cupa e violenta di Batman, rendere il suo percorso in un certo senso parallelo a quello del giocatore dà ora i suoi veri frutti emotivi: insomma, a seconda stagione terminata possiamo dire senza scrupoli di coscienza di aver visto qualcosa di necessario, il che di per sé rende The Enemy Within uno dei lavori migliori dei Telltale post-avventure grafiche, per me alla pari con Tales from the Borderlands.

 

 

Il percorso è immerso in una zona meticolosamente grigia, in cui è impossibile capire dove sia il bene e dove sia il male, quale sia la parte giusta dalla quale schierarsi: era già la chiave della prima stagione, ma qui la fluttuazione etico-morale è costante, tanto che al termine degli episodi, oltre al consueto riepilogo delle scelte, vengono elencati i rapporti di Bruce con ciascuno dei personaggi principali, così come sono stati costruiti dal giocatore attraverso le sue scelte di dialogo o di azione. Le due dicotomie che reggono il fumetto, Batman/Bruce e Batman/Joker, obbligano il giocatore a prendere posizione sulla propria visione di queste dinamiche: James Windeler (sceneggiatore capo) e Michael Kirkbride (capo designer), con l'aiuto del veterano lucasiano Brett Tosti alla direzione creativa, sembrano sapere bene che queste prese di posizione diventano automaticamente una cartina al tornasole della propria visione dei rapporti sociali e della giustizia, come accadeva nei momenti migliori di The Wolf Among Us. Se altrove, come nella terza stagione di The Walking Dead, l'incertezza costante puzza di maniera e perde colpi, nell'universo di Bruce Wayne serve magnificamente le caratteristiche per me più affascinanti del personaggio: il suo incompleto senso d'appartenenza, il suo bisogno d'affetto soffocato, ma soprattutto la sua solitudine, sottolineata al meglio dal suo essere sballottolato tra opinioni divergenti. Qualunque percorso scegliate, The Enemy Within si conclude con una commovente inaspettata delicatezza, sicuramente lontana dalle altre incarnazioni videoludiche dell'Uomo Pipistrello.

 

 

La suddetta zona grigia è il vero motore di una tensione reale che i quick time event di combattimento (appena ritoccati con qualche bivio coreografico) servono al massimo a stemperare. Avviene quindi il contrario di quello che si possa pensare: il divertimento, il ritmo e il pathos sono proprio in quei dialoghi ossessivi e scomodi, tra imbarazzi e sensi di colpa, non nell'aggrapparsi ai QTE. Mi è capitato giocando di aver negato qualcosa a un personaggio, per poi cercare disperatamente una successiva scelta di dialogo che mi permettesse di giustificare il mio comportamento: quando è arrivata, mi sono reso conto di come i Telltale sappiano ormai manipolare le necessità emotive del giocatore in modo ormai diabolico. In un secondo caso, dopo aver offeso un personaggio, ho poi preso le sue difese perché mi sembrava comunque la cosa giusta da fare, pensando però tra me e me: "Così adesso suono un paternalista con la coda di paglia, non sincero..." Puntualmente, il personaggio mi ha fatto notare proprio che ai suoi occhi gli apparivo adesso patetico e falso (non era vero, ma lo temevo!). Nel corso della stagione il neo-CEO Hawley ha inoltre spinto per ridurre il numero di progetti in corso, per aumentare il lavoro su ciascun prodotto: come conseguenza inaspettata, più gradita agli scettici che ai sostenitori, l'ultimo episodio Same Stitch per la prima volta si è letteralmente sdoppiato, in ossequio perfetto al tema della storia.

 

 

L'epilogo è infatti al 90% differente a seconda del rapporto che abbiamo intessuto con un personaggio specifico: se la "mia" ultima puntata mi è apparsa molto più appagante di quella alternativa che ho recuperato su YouTube, vuole dire che la stagione intera è stata sul serio tanto flessibile da adattarsi ai miei gusti e alle mie idee, nonostante un terzo episodio forse un po' lento.
Al termine di The Enemy Within colpisce anche come l'esperienza costruita dai Telltale su un'icona crossmediale come Batman sia all'altezza dei tempi: a ben riflettere, la flessibilità non è importante solo per l'immedesimazione, ma anche per coinvolgere l'utente in una ricerca creativa ma allo stesso tempo cauta su un mito nerd. In un'epoca in cui questa cultura genera dibattiti e confronti passionali sulla rete o nelle numerose fiere di settore, lasciare a chi interagisce la scelta di allontanarsi o meno dal canone - e quanto - limita i rischi di lesa maestà ma apre anche un'occasione di approfondimento inedita. Un approfondimento tanto più prezioso quanto più figlio naturale dell'interazione.

 

 

GRAFICA

Nei tempi stretti con cui questa seconda stagione si è presentata sui nostri monitor, è normale che i responsabili del reparto grafico siano gli stessi della precedente: ancora Martin McDonald alla direzione artistica, Christian de los Santos alla supervisione degli ambienti e Michael Tjosvold come capo-animatore (sostituito dal terzo episodio da Shahbaaz Shah). Nonostante la cura di illuminazione e soprattutto una solidissima regia nella scelta di inquadrature e movimenti di macchina, sotto la responsabilità ancora di Kent Mudle, infastidisce un po' notare che non tutti i modelli dei personaggi, passati sotto un vasto team supervisionato da Ryan-John Keats, siano convincenti: per un Batman, John Doe e Tiffany a mio parere inattaccabili, ci sono un Gordon, Iman e altri comprimari più rigidi e meno espressivi. Chiaramente, lì dove il primo Batman segnò l'ingresso di diversi effetti visivi nel motore Telltale Tool, il secondo giro non può giocare sulla stessa relativa freschezza, perciò si tende a essere più esigenti.

 

 

A questo proposito, il taglio fortemente cinematografico risente parecchio della riduzione di tali effetti nel pannello opzioni: disattivando cambi di fuoco, ombre elaborate e quant'altro si rende il gioco snello anche su una scheda grafica GDDR3, perdendo però per strada una porzione vera e propria di regia. Sconsiglio, specialmente perché i sempre bravi Leif Estes e Derek Sakai hanno ripreso in mano l'illuminazione per gli ultimi due episodi, con esiti espressionisti molto apprezzabili. Forse per la prima volta sono accreditati degli stuntmen per la realizzazione delle scene d'azione: le loro performance, coordinate da Vlad Rimburg & Emmanuel Manzanares, sono servite da riferimento per le animazioni dei concitati combattimenti.

 

 

MUSICHE E SONORO

A Jared Emerson-Johnson riesce sempre molto bene il tappeto musicale enigmatico, che in questo caso, complice una sceneggiatura in cui i rapporti tra i personaggi sono tutti da scoprire e imprevedibili, crea un senso di stralunata tensione formidabile, preponderante sull'epica più classica, che ovviamente riprende il tema musicale orchestrale della prima stagione, eseguito dall'Orchestra Filarmonica di Praga coordinata dalla Dynamedion. È vero che come al solito l'enfasi sulla melodia delle classiche avventure grafiche è un ricordo del passato, ma è anche vero che le nuove esperienze Telltale più visionarie come The Wolf Among Us riescono a non disperdere la bravura di Jared: in un paio di momenti significativi l'uso di un carillon libera sul serio la commozione.

 

 

Nel doppiaggio vengono riconfermati Troy Baker per Batman / Bruce e gli altri attori principali della prima stagione, compreso Anthony Ingruber, meglio noto come il reboot vivente di Harrison Ford. La sua voce per John Doe / Joker è davvero perfetta, non temendo confronti nemmeno con la numerosa schiera di attori che nel corso dei decenni si sono cimentati col personaggio (su tutti Mark Hamill nelle animazioni Warner). Tra le new entry, Valerie Rae Miller per Tiffany, eccezionale nella scena del funerale, e il veterano (videoludico e batmaniano) Robin Atkin Downes per Edward Nigma.

Revisione: 4/2018

 

 

NOTE TECNICHE SULLA PRIMA EDIZIONE (Win/Mac, Xbox One, Playstation 4)

La pubblicazione degli episodi di Batman - The Enemy Within parte nell'agosto 2017 in digitale su Playstation 4 e Xbox One, nonché per Windows Steam o senza DRM per Windows/Mac su Good Old Games, richiedendo W7 / OSX 10.12, CPU Core 2 Duo a 2.4Ghz, 4Gb RAM, e scheda grafica con 512Mb/1Gb (su Mac gira con le librerie grafiche Metal). La pubblicazione è da subito multilingua, però manca l'italiano: sotto Windows e Mac si può ovviare al problema con sottotitoli non ufficiali.
La stagione doveva essere l'ultimo atto del Telltale Tool, lo storico engine della casa sin dal 2005, in previsione di un trasloco su Unity; a calare il sipario sarà invece la quarta stagione di The Walking Dead. The Enemy Within è sbarcato su Windows, Mac, Playstation 4 e Xbox One, con incarnazioni mobile per iOS e Android. Anche se la prima stagione era stata pubblicata, amputata e sofferente, pure su PS3 e Xbox 360, i Telltale si sono ben guardati dal proseguire sulla old gen: condivido, perché di brutte figure se n'erano già collezionate troppe.

 

 

La prima stagione si è trascinata per mesi il marchio d'infamia di un motore non ottimizzato, ma per fortuna, dopo anche la tappa intermedia dell'ultimo Telltale Tool su The Walking Dead: A New Frontier, la performance è stata adesso sicura e scalabile (pur con il caveat che ho illustrato nel paragrafo sulla grafica). Nella versione PC è possibile agire su risoluzione, qualità delle texture e del rendering, ambient occlusion, profondità di campo, bokeh e antialiasing. Volendo, è possibile importare i propri salvataggi dalla prima stagione, ma in alternativa è disponibile l'usuale "generatore di storia" per creare delle premesse narrative coerenti con la propria passata esperienza.
Le incarnazioni PS4 e Xbox One hanno visto una versione retail "season pass" esclusiva Gamestop nell'ottobre 2017, come al solito incompleta e con gli episodi mancanti da scaricare.

 

 

Credits (Win/Mac, Xbox One, PS4)

Responsabili della stagione: Kent Mudle (regia), Michael Kirkbride (design), James Windeler (sceneggiatura), Brett Tosti (direzione creativa)
Regia episodi: Kent Mudle, Matthew Leach, Sean Manning, Chris Rieser
Soggetti e testi: James Windeler, Patrick Kevin Day, Shanon Ingles, Luke McMullen, Ross Beeley, Lauren R. Mee, Josh R. Trujillo, Meghan Thornton
Design degli episodi: Michael Kirkbride, Chris Hockabout, Rachel Noel, Chris Schroyer, Emily Grace Buck, Mark Darin, Juan Vaca
Basato sul personaggio DC Comics creato da: Bob Kane
Produzione: Harvey Whitney, Jay Cheney
Executive producer: Sean O'Connor
Direzione artistica: Martin McDonald (con Jesse Maccabe per ep.5)
Ideazione grafica: Robert G. Archer-Rogers, Armand Dacuba, Patrick Jensen,Bruce K. Glidewell, Bryan G. Matyas, Rolf Mohr, Derek Stratton, Zhuosi Xu, Fedja Hodzic
Modelli e grafica dei personaggi: Ryan-John Keats (sup.)
Direzione grafica degli ambienti: Christian de los Santos
Luci: Jonathan Richardson (ep.1-2-3), Leif Estes, Derek Sakai (4-5)
Direzione dell'animazione: Michael Tjosvold (ep.1-2), Shahbaaz Shah (3-4-5)
Interfaccia utente: Crystal Rogers (sup.)
Supervisione della coreografia: Jonah Huang (ep.1), Kyle Schaugaard (2), Michael Gambino (3), Keenan Manely (4), Jonah Huang (5)
Coordinamento stunt: Vlad Rimburg & Emmanuel Manzanares
Tecnici grafici supervisori: Jeffrey Benjamin (effetti), Ricky Lee O'Connor (rigging)
Supervisione grafica dell'interfaccia: David Reed Monroe
Capi-programmatori: Tulley Rafferty (ep.1), Scott Hammack (2-3-4), Carl Muckenhoupt (5)
Telltale Tool: Kevin Bruner, Zacariah Litton, Jonathan Sgro, Randy Tudor, David Brady, Lex Chesler, Scott Eberline, Ben & Tim Ingram, Alex Montgomery, Son Nguyen, Mike Parsons, Karen Petersen, Bernd Raabe, Indy Ray, Chris Schmelze, Jasper St. Pierre, Ceri Stagg, Nicholas Van Sickle, Nate Trost, Carlo Morgantini, Matt Davidson, Michael Eads, Patrick Algermissen
Musiche: Jared Emerson-Johnson, orchestrazione a cura di Dynamedion, eseguita dall'Orchestra Filarmonica di Praga
Brani di repertorio:: "I Can't Help It" di John DiMartino, Suite Bergamasca di Claude Debussy, "Harpy" di Kuraite-Aldridge-Herzog-York, Sonata n.1 in Sol Minore RV73 di Antonio Vivaldi, "Su! Ridiam, ridiamo!" da Mefistofele di Arrigo Boito
Supervisione sound design: Scott Gilmore (ep.1-2), Lazar Levine (3-4), Michael Kamper (5)
Direzione del doppiaggio: Will Beckman, Joseph Moeller, Jack Fletcher
Voci principali: Troy Baker (Bruce Wayne / Batman), Enn Reitel (Alfred), Murphy Guyer (Jim Gordon), Dave Fennoy (Lucius), Robin Atkins Downes (Enigmista), Anthony Ingruber (John Doe/Joker), Laura Post (Harley Quinn), Matthew Mercer (Mr. Freeze), Laura Bailey (Catwoman), J. B. Blanc (Bane)
Supervisione del testing: Michael Daglow

 

 

Altre edizioni e porting

iOS / Android (2017)
The Enemy Within comincia la sua corsa sulle piattaforme mobile un po' più tardi, a partire dall'ottobre 2017, solo in inglese: richiede Android 4.4 oppure iOS 10, pare con una migliore ottimizzazione rispetto a quanto visto per la micidiale prima stagione. Ancora regolarmente in vendita, sotto etichetta Athlon Games.

Nintendo Switch (2018)
Penultimo porting per la Switch realizzato dai Telltale ancora in vita, anche se la sua pubblicazione nell'ottobre 2018, solo in digitale e multilingua (ma senza l'italiano), è avvenuta qualche giorno dopo il collasso dell'azienda dichiarato nella seconda metà di settembre. Rimesso in vendita dall'accoppiata LCG Entertainment / Athlon Games, comprensivo di opzionale Shadows Mode (vedi qui in basso).

Batman Shadows Edition (2019)
Dopo l'annuncio del fallimento a fine settembre 2018, alcuni asset dei Telltale sono stati rilevati dalla LCG Entertainment, che in accordo con l'editore Athlon Games li ha rimessi in vendita. Nel dicembre 2019 su tutti i canali di vendita Windows (GOG e Steam), nonché Xbox One, PS4 e Switch, è stata presentata in digitale la Batman The Telltale Series - Shadows Edition: gli episodi della prima e della seconda stagione sono stati riconfezionati con un filtro opzionale "Shadows Mode", che avvia le puntate in bianco e nero, isolando in modo suggestivo il colore solo in alcuni elementi, alla Frank Miller. Sembra che anche alcune texture siano state ritoccate. Le serie tuttora non presentano la lingua italiana tra i sottotitoli: non so se le patch amatoriali siano compatibili con lo Shadows Mode su Windows. Per chi possedesse già le serie su quei canali, lo Shadows Mode è acquistabile a parte come DLC per pochi euro.

Episodi

Ciò che segue è un elenco particolareggiato (con spoiler!) degli episodi che compongono Batman: The Enemy Within, con cast artistico specifico, trame e un commento che approfondisce quanto già detto nella scheda generale e lo contestualizza alla singola puntata.

1 - The Enigma
Regia: Kent Mudle
Sceneggiatura: Windeler, con Day, Ingles
Design: Kirkbride, con Hockabout, Noel
Uscita: 8 agosto 2017

Sinossi
Dopo che il misterioso Enigmista gli è sfuggito una prima volta, Batman fa la conoscenza dell'Agenzia e del suo capo Amanda Waller, che cerca di sottrarlo alla collaborazione con Gordon e la polizia. Mentre gli attacchi dell'Enigmista proseguono e toccano da vicino persone molto care a Bruce Wayne (tra cui Lucius Fox e sua figlia Tiffany), riappare sulla scena John Doe (il pre-Joker), che sembra essere molto più importante di quanto voglia far credere: è davvero un ex-degente dell'Arkham oppure ha iniziato la sua scalata nel mondo criminale di Gotham? Nell'estremo tentativo di mettere a tacere per sempre l'Enigmista, Batman / Bruce perderà presto il controllo del suo ruolo e della sua etica, sfidata anche da un altro personaggio dell'Agenzia, Iman.

Commento
I momenti più rilassanti di questo inizio di stagione sono stati i quick time event... e non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Ho respinto ogni tentativo dell'Enigmista di mettersi sullo stesso mio piano: che Wayne sia disturbato come i supercriminali che sfida è una vecchia storia, ma direi che sia il momento di passare oltre. Batman è Batman, al diavolo. Nella sequenza del casinò, non mi sono liberato della donna attaccabottone, ma anzi ho deciso ironicamente di sottolineare la mia "missione segreta", in stile Bond. Ripensandoci, e se la donna fosse stata dell'Agenzia? Il mio atteggiamento verso Amanda Waller nel corso dell'episodio è stato, lo ammetto, piuttosto ambiguo, distaccato ma interessato: mi dispiaceva umiliare Gordon (e l'ho fatto involontariamente suggerendo l'uso dei lacrimogeni), ma allo stesso tempo volevo capire cosa sapesse l'Agenzia, fosse una minaccia o un possibile aiuto. Ho mostrato interesse affettuoso per lo stato di salute di Alfred, che nella mia partita non è nemmeno orbo, perché lo difesi alla fine della passata stagione. Subdorando il pericolo, in ufficio ho impedito a Tiffany di armeggiare con il disco dell'Enigmista: ho avuto ragione, visto quello che è successo dopo, ma non sono stato abbastanza prudente da mentire durante il funerale. Con l'88% degli utenti ho ammesso davanti a Tiffany che la morte di Lucius era dovuta al nostro lavoro, facendola infuriare. Nello splendido incontro con John Doe al funerale, ho ribadito che non gli dovessi alcun favore (nella passata stagione non gliel'avevo infatti promesso), ma ho accettato di vedere i suoi "amici", più che altro perché mi interessava da Batman avere tutto sotto controllo, nonché possibili dritte per rintracciare l'Enigmista. Temo che John mi abbia usato. Che sorpresa. Dopo essere scampato alla trappola dell'Enigmista nella stanza segreta, come l'86% degli utenti ho confermato a Gordon che Lucius lavorava per me. Il primo dei miei errori nei riguardi del commissario: mi sono definitivamente alienato le sue simpatie quando ho optato per torchiare Eli (dolcemente, come l'85%) alla Centrale di Polizia, senza il suo permesso, schierandomi con il 30% dei giocatori: a dir il vero la ventilata idea di corrompere Mori mi disgustava maggiormente. Nessun dubbio invece nel finale al porto: non mi stupisce che l'84% di noi abbia preferito lasciare Iman sorda per salvare gli altri agenti. Dilemma debole, a meno che non nasconda qualche brutta sorpresa più avanti... Centrata doppietta finale con l'introduzione di Harley Quinn e il colpo di scena riguardante la nostra identità... Nel bilancio finale risulto "Collaborativo con Amanda Waller" (insieme al 30% dei giocatori), ho lasciato John "estatico" (59%), ho "tradito" Gordon (28%), ho reso "furiosa" Tiffany (88%), ho "traumatizzato" Iman (58%) e ho reso "vendicativo" Alfred (88%: incautamente non mi sono opposto quando ha voluto vedere il video con la morte di Lucius).

2 - The Pact
Regia: Matthew Leach
Sceneggiatura: McMullen, con Day, Ingles
Design: Hockabout, con Noel, Schroyer
Uscita: 3 ottobre 2017

Sinossi
Subito dopo la morte dell'Enigmista, Gotham è sconquassata da diversi crimini. Batman cerca di fermare un furto organizzato dal monumentale Bane, ma per poco non soccombe sotto i suoi colpi violentissimi. Momentaneamente impossibilitato a vivere da Batman, Bruce decide, nonostante la crescente ansia di Alfred, di usare la proposta di alleanza delinquenziale che John gli aveva fatto poco prima, per indagare sulla rete criminale. Tentando di infiltrarsi nella banda, Bruce conosce Harley Quinn, criminale della quale John è invaghito, nonché mr. Freeze e Bane. Come test, Harley e John costringono Bruce a sottrarre due gadget dalla Wayne Enterprises. Immaginare quale conseguenze possa avere quest'azione è molto difficile, specialmente quando Batman è contemporaneamente scisso tra Amanda Waller, che lo ricatta conoscendone l'identità segreta, e il povero Gordon, tutto sommato ancora grato all'Uomo Pipistrello. Il primo colpo di Bruce con i suoi "complici" fa degenerare la situazione.

Commento
Il rapporto di difficile amicizia tra Bruce e John, il futuro Joker, sta diventando una delle dinamiche più belle mai messe in scena dai Telltale: quest'episodio, in cui il minutaggio passato nei panni di Bruce supera di gran lunga le azioni in quelli di Batman, amplifica la curiosa dimensione umana di quest'esperienza. Dopo lo scontro sanguinoso con Bane, col 64% dei giocatori ho scelto di farmi aiutare da Gordon: in realtà mi sto mantenendo in equilibrio tra Waller e lui, tuttavia mi sono fatto trascinare dalla tragicità della scena e dalla necessità di vedermi aiutare da un volto amico, non ricattatore come quello di Amanda. Quando sono andato al bar a incontrare Joe, col 14% di noi ho deciso di ammansire il violento Willy con qualche soldino e le maniere buone. Il 96% di noi non è stato poi in grado di resistere allo stringere il mignolino di John per il "giurin giuretto"! Nella scena in macchina, ho detto a Harley che il mio scopo ultimo era quello di diventare padrone di Gotham: né in auto (nella scena del drink) né dopo ho raccolto gli ammiccamenti della donna, non volendo frustrare i sentimenti di John. Durante la visita alla Wayne Tower, ho tentato di non fare infuriare troppo la donna quando ha minacciato la mia vice, che però deve averla presa piuttosto male... Nell'effrazione, quando Tiffany e John si sono trovati di fronte, il 57% di noi ha convinto Tiffany a rimanere nascosta nella cassaforte e a consegnare la Phalanx Key (non ho mai pensato a altre opzioni). Nella preparazione del colpo finale, ho chiesto a Harley delucidazioni sui "colleghi" ma ho evitato di toccare il tasto della morte di suo padre (troppa confidenza). Ho iniziato arruffianandomi Freeze, per poi cercare di rompere il ghiaccio con una birra offerta a Bane: purtroppo, nel momento in cui mi ha chiesto di eliminare un possibile traditore, l'ho risparmiato (era troppo anche per me), portando Bane a non sostenermi come membro della squadra. Durante lo scontro con la polizia, col 55% ho scelto di stare con Bane, all'ovvio scopo di limitare i danni della sua violenza. Al termine della partita: il 99% di noi ha comunque accettato di lavorare con Amanda (io con riluttanza); il 77% ha lasciato Tiffany preoccupata; il 53% ha intristito John (non ho appunto fiancheggiato Harley durante la rapina e ora lei è stata rapita); il 53% di noi ha fatto arrabbiare Harley (ancora, io ero andato alla grande finché non ho scelto lei durante la rapina); il 58% ha mostrato pochissimo calore a Alfred, lasciandolo triste; il 97% di noi ha fatto preoccupare Gordon (personalmente, col 30%, pur scusandomi con lui ho preferito non rivelare che Amanda mi ricatta con la storia dell'identità segreta).

3 - Fractured Mask
Regia: Sean Manning
Sceneggiatura: Ross Beeley, con Ingles, Mee, Trujillo
Design: Buck, con Noel
Uscita: 21 novembre 2017

Sinossi
Insieme a una ritrovata Catwoman e a John, Bruce viene mandato a investigare nella tana del fu-Enigmista, per capire dove si trovi il luogo oggetto dell'interesse della banda. Risolto un nuovo mortale enigma, viene scoperta una chiave per decrittare il laptop dell'Enigmista in mano a Harley. Quando a sorpresa Catwoman soffia il maltolto a Wayne, John capta l'interesse "parallelo" di Bruce al caso e sembra più che propenso a tradire la sua Queen e a sottrarre il computer, a patto che Bruce gli mostri un'anelata amicizia. Si comporta allo stesso modo con Batman (che sappia la verità?), chiedendo di diventare il suo assistente in cambio della sua collaborazione. Batman in parallelo ha altri problemi: Gordon vuole che blocchi proprio Bruce Wayne, ma per fortuna sulla scomodo situazione del nostro eroe vegli Amanda Waller.

Commento
Puntata molto statica, con tanto Bruce Wayne e pochissimo Batman, costituita quasi integralmente da situazioni scomode da cui è matematicamente impossibile uscire salvando capra e cavoli: equilibrio ottimale per ogni Telltale Story che si rispetti, se non fosse che due scene non mi sono sembrate molto ben legate a ciò che le precedeva. Mi riferisco alla scena al bar con John e alla relativa tranquillità di Alfred, nel caso poco prima si sia trattata malissimo Selina. Ma veniamo alle scelte. Mi sono rapportato a Catwoman in modo molto freddo: non volevo dipendere troppo dai sentimenti; dopo che nella tana nell'Enigmista mi ha "tradito", sono stato ancora più spietato. Il mio Bruce rimane inattaccabile anche alle avances di Harley. Mentre Selina distraeva John durante l'effrazione, ho troncato la conversazione con Amanda prima di essere sorpreso, non si sa mai, lasciando poi che John liquidasse la guardia: lo so, molto violento, però mi diverte un sacco assecondare il futuro Joker. Nella scena del bar, ho consigliato a John di manipolare Harley (insieme al 45% dei giocatori): d'instinto, suppongo che John sia molto bravo in quel settore. Da cosa mi sarà venuta quest'idea? Dopo l'incontro con Gordon, col 42% degli utenti ho scelto di non passare la soffiata a Selina, per le ragioni già spiegate. Poco dopo, ho resistito alla tentazione di fracassare lo smartphone di John, pur sapendo che da quelle foto potrebbe venir fuori di tutto (per me John sta ordendo un piano gigantesco e complesso, fingendosi più ingenuo di com'è). Ho persino acconsentito a farlo esercitare col Batarang, ma non gliel'ho lasciato: non esageriamo. In virtù della mia freddezza, il confronto con Selina è stato da antologia: le ho detto che mi sentivo tradito, ho ammesso di non averle passato la soffiata e dulcis in fundo, simulando l'abbraccio, mi sono ripreso la valigetta. La cosa ha generato una discreta rissa, sotto gli occhi di un allibito Alfred. Insieme all'86% dei giocatori non ho avuto problemi a rivelare a Tiffany che sono Batman: non solo mi serviva una nuova alleata super-partes e non interessata, ma la tensione che attraversa tutta la storia necessitava di uno sfogo. Quando Bane mi ha sorpreso al Black Site, ho ammesso senza girarci intorno che quello era l'obiettivo. Nella lunga scena dell'interrogatorio finale, mi sono trovato di fronte a un bivio che ha demolito le mie certezze: intendevo trattare Catwoman con freddezza, ma c'era un limite a tutto. Non potevo accusarla di essere la talpa e farla uccidere. Col 76% dei giocatori mi sono sacrificato.
Al termine della partita, Gordon mi risultava "amareggiato" (col 10%), Amanda "furiosa" (73%, perché mi son fatto scoprire), John "colpevole" (73%, perché mi sono sacrificato), Tiffany "onorata" (88%), Harley "tradita" (73%) e Selina "terrorizzata" (88%).

4 - What Ails You
Regia: Chris Rieser
Sceneggiatura: Day, con Mee
Design: Schroyer, con Darin, Noel
Uscita: 23 gennaio 2018

Sinossi
Batman non riesce a impedire che Harley trafughi il virus dal SANCTUS, così non gli rimane che, nei panni di Bruce Wayne, cercare di ricostruire i passi della donna e il puzzle: fondendo con il virus Lotus il sangue dell'Enigmista, unico a sopravvivere alla malattia, si otterrebbe un elisir portentoso di lunga vita. Con l'aiuto di Iman, Bruce riesce a sapere da un disperato John Doe dove rintracciare Harley. Sarà proprio John a rivelarsi tuttavia più imprevedibile del solito: qualcosa in lui sta cambiando, la frustrazione sta avendo la meglio sulla sua psiche instabile, e non è detto che i problemi di Bruce (nel frattempo preoccupato per la salute di Alfred) finiscano con la cattura di Harley Quinn.

Commento
L'episodio si è rivelato più compatto del precedente, aiutato parecchio dall'atteso (e molto ben gestito) cedimento inevitabile di John Doe futuro Joker. Bruce veste i panni di Batman una volta sola, ma per una sessione di quick time event tra le più spettacolari della serie. Essendomi "sacrificato" al posto di Catwoman nella capsula criogenica, nella mia partita non sono riuscito a sventare la strage alla Bodhi, ma mi son levato la soddisfazione di minacciare velatamente uno dei lavoranti sopravvissuto (ok, stava così per colpa mia, però voleva spararmi!). Nella lotta contro il Pact sono stato aiutato da Selina, riconoscente, con la quale mi sono tuttavia mantenuto sufficientemente distaccato. Durante il combattimento, ho privilegiato le armi con la scossa, ma alla fine credo sia stata una discreta stupidaggine usare la bomba contro Bane. Non ho avuto remora alcuna nel mostrarmi freddo con Waller, che già sopportavo poco sin dai suoi ricatti. Usando Freeze per avere dritte, col 93% dei giocatori ho abbassato la temperatura della sua stanza di contenimento (scelta facile). L'idea che anche Iman conoscesse la mia identità segreta non mi ha fatto sbottonare troppo con la donna, tanto che nell'incontro successivo con John l'ho presentata correttamente senza coprirla. Per tutta la partita ho continuato a trattare John con affetto e cauta comprensione: in teoria costituirebbe la vera sfida di questa stagione, perché il giocatore sa bene chi sia il Joker e gli verrebbe spontaneo aggredirlo. Nei fatti penso però che la curiosità stia avendo la meglio negli utenti, perché l'87% di noi ha deciso di lasciarlo cercare Harley per conto suo, "fidandosi". Alla Bat-caverna mi sono mostrato severo agli occhi di Alfred, consigliandogli di contattare al più presto un medico, poi ho dissuaso Tiffany (senza durezza) dal crearmi delle armi da fuoco. Nell'evocativa sequenza del luna park, mi sono soffermato a gustarmi il delirante discorso di John con l'agente semicadavere, prima di rivelarmi: l'ho rimproverato poco, ho ammesso di averlo manipolato e ho deciso persino di credergli. La fiducia si è estesa sino al climax finale sul ponte, dove gli ho promesso che avrei protetto Harley (ce l'ho fatta) e che l'avrei convinta con le buone (non ci sono riuscito, tirando in ballo per errore suo padre). Ho garantito per John con la Waller fino in fondo, fermando l'attacco, aspettando che risolvesse la situazione e questa volta non consigliandogli più nulla. Nel caos, l'ho persino protetto evitando di liberare Amanda: ho già detto che non mi è mai andata davvero a genio... e sono più curioso di ammirare un episodio finale in cui John mi considera a tutti gli effetti un amico fidato! Col 63% dei giocatori l'ho infatti reso un vigilante, desideroso di lavorare con me per Gotham! Col 17% degli utenti ho lasciato Alfred "sconfortato" (mi spiace, però non voglio sottovalutare i suoi sintomi). Il 74% di noi ha lasciato "livida" Amanda (con una certa soddisfazione). L'Iman del 49% dei giocatori è risultata invece "determinata", mentre la Tiffany del nostro 55% è ora "determinata".

5 - Same Stitch
Regia: Kent Mudle
Sceneggiatura: Thornton, con Ross Beeley, Lauren R. Mee
Design: Buck, Noel, Vaca
Uscita: 27 marzo 2018

Sinossi
Siamo al redde rationem. A seconda di come si sono affrontati gli episodi precedenti, si avrà a che fare con un Joker alleato o nemico di Batman. Nel mio caso, Bruce ha dovuto giostrarsi tra un Joker aspirante vigilante e i pessimi rapporti con Amanda Waller: dopo aver liquidato Bane "telecomandato" dall'Agenzia, Batman decide di contrattare con la Waller, ma la presenza destabilizzante di John fa finire l'incontro (che avrebbe potuto anche vedere la liberazione di Catwoman) in una catastrofe esplosiva. Offeso da quella che ai suoi occhi appare l'inerzia di Batman, il Joker si dilegua. Messo alle strette da Alfred, che gli impone di fermare il mostro che lui stesso ha creato, Bruce prima s'imbatte in una Harley Quinn passata al soldo dell'Agenzia, poi finalmente rintraccia John, che ha rapito Amanda. Conti in sospeso o meno, potrà mai Batman dare ragione alla giustizia sommaria di John Doe?

Commento
Il 55% di noi ha affrontato il Joker Vigilante: potrei avere un immaginabile pregiudizio, ma dopo aver visto su YouTube la versione "Joker Villain" di Same Stitch sono più contento della mia scelta, perché l'interpretazione (relativamente) più classica del personaggio che ha vissuto il 45% dei giocatori fa molto Saw e penso che sia meno stimolante, anche se non perde alcuni temi di fondo dell'intera stagione. Mantenuta la promessa di un episodio al 90% differente per i due approcci, come mai i Telltale avevano fatto prima d'ora: giù il cappello. Riferendomi alla mia run, ecco cosa ho scelto di fare. Nello scontro iniziale al deposito, col 15% ho salvato l'agente Harrison e non Willy: sembra incoerente, visto che quest'ultimo faceva parte della banda e avevo anche difeso John poco prima ("Ha aiutato a catturare Harley"), ma con un amico vigilante e fuori controllo, ci tenevo a non avvallare la violenza sconsiderata contro i nemici. Durante l'attacco di Bane, ho suggerito a John di investirlo con l'auto, però poi l'ho fermato quando stava infierendo su Bane: "Gli eroi non uccidono" (commovente come io abbia cercato di mantenere l'umanità pur mantenendo l'amicizia con lo psicotico!). Molto interessante il dialogo successivo davanti ad Alfred, al quale ho presentato John come "mio amico": mentivo per l'uditorio o ci credevo sul serio? Ho deciso di distruggere il virus nonostante le rimostranze di John, provando a smorzare le sue intemperanze sottolineando come il suo barlume di autocoscienza per le proprie nevrosi fosse già un passo avanti. Magari. Sul tetto ho chiesto a Iman di venire a lavorare per me (55%), poi col 68% dei giocatori mi sono rifiutato di consegnare Joker ad Amanda, preferendo contrattare per la protezione di Iman. Al caos che è seguito, mentre Catwoman mi salvava, le ho suggerito di abbandonare la città; il "Ti amo" non l'ho pronunciato, sarebbe stato incoerente col comportamente che avevo mantenuto con Selina durante la stagione: ho lasciato quindi Catwoman nelle mani dell'Agenzia come il 35% degli utenti. Mentre Alfred mi rimproverava, ho cercato di mitigare la degenerazione di John, poi ho accettato la proposta di una socia, però col 22% di noi ho preferito far lavorare Tiffany in remoto. Durante le indagini per rintracciare Joker, ho ringraziato e "perdonato" Gordon (60%) per la sfuriata di qualche episodio prima (non ce l'ho mai avuta davvero con lui). Dopo le botte da orbi con Harley, ho goduto particolarmente dicendole che per me lei è solo una pedina dell'Agenzia (50%). Alla ACE Chemicals, l'idea era quella di salvare Amanda dalla furia giustizialista di John, però non ho mancato di tenere a freno l'ostentata superiorità della donna: la volevo salvare più per principio che per appoggio. Nel meraviglioso confronto fisico che segue tra Batman e Joker, ho implorato John di rimanere a terra, ho rivendicato di essere diverso da lui perché proteggo Gotham, però alla fine ho ammesso che ho sinceramente ricambiato la sua amicizia (54%), ottenendo l'epocale "You are one messed up guy." Ed è vero: i Telltale sono riusciti a confondermi a tal punto che, pur partito con l'idea di simulare un'amicizia con John, ho finito per volergli bene sul serio proprio nella sua disperata caduta. Sono fuori quanto lui. Non per nulla nel finale ho resistito al tragico abbandono di Alfred, decidendo (col 58%) di continuare a essere Batman per sempre. D'altra parte, avevo poco prima appena salvato Tiffany dalla galera, mantenendola a lavorare con me come ha fatto l'80% di noi (meno male che ho risciacquato la coscienza invitando Gordon a riprendere il suo vecchio lavoro!). Sono inoltre rimasto in "scacco" / stallo con la Waller (40%). Morale grigia, peso etico notevole, credo di aver costruito un finale davvero disperato ma affascinante.