Vai al contenuto

La popolarità di Telltale e Double Fine

by Diduz

Steam Spy di Sergey Galyonkin è un sito piuttosto gustoso, che analizza le copie vendute e i giocatori attivi sulla maggior parte dei titoli venduti su Steam. Da tempo avevo voglia di ragionare in modo più tangibile sul successo degli ex-Lucas che si sono messi in proprio: parlo principalmente di due aziende che conosciamo bene, Telltale Games e Double Fine Productions. Placare la voglia di classifiche è però una tentazione pericolosa con Steam Spy: come spiega giustamente Dave Gilbert, presidente e autore principale della piccola e preziosa realtà Wadjet Eye Games, quei numeri possono essere molto fuorvianti se si vuole misurare un successo economico. Non solo Steam non è l'unico canale per i giochi Windows/Mac/Linux (crescente è la concorrenza di Good Old Games), ma tanti titoli di cui ci occupiamo anche qui su Lucasdelirium sono multipiattaforma estesi a console e mobile, spesso dal Day 1. Il numero di copie vendute su Steam può peraltro schizzare verso l'alto, con bundle diretti e indiretti, nonché con sconti più o meno pazzi, il che significa che un gioco può vendere in assoluto più di un altro maggiormente costoso, ma portare in cassa meno di quest'ultimo.

Insomma, siamo d'accordo che Steam Spy per le valutazioni economiche è parziale e richiede molta contestualizzazione dei suoi risultati. Lasciamo perdere dunque il numero di copie possedute. Per me tuttavia c'è un parametro che ci permette per lo meno di tastare l'interesse della comunità videoludica per i titoli che seguiamo: "Players Total", cioè il numero degli utenti che hanno effettivamente avviato e passato del tempo sui giochi (molti si ritrovano titoli indesiderati nei bundle, oppure acquistano quintali di roba in megaofferte, senza nemmeno installare). Lanciamoci insieme in questo gioco, perché accanto a esiti prevedibili ci sono anche sorprese. I dati li ho rilevati alla fine di luglio 2015. Per un raffronto ideale con altri esiti blasonati, sempre multipiattaforma e non troppo nuovi: tra i blockbuster, Batman Arkham City ha 1.350.000 giocatori, Grand Theft Auto IV ne ha 3.100.000. Tra le produzioni indipendenti, Bastion ha 1.600.000 giocatori, Dust - An Elysian Tail viaggia sui 635.000. Non fissatevi sui testa a testa, perché la fluttuazione del sistema di rilevamento di Steam Spy è sensibile.

La top ten assoluta

  1. The Walking Dead Season One 1.500.000
  2. Psychonauts 640.000
  3. The Walking Dead Season Two 590.000
  4. Brutal Legend 570.000
  5. The Wolf Among Us 550.000
  6. The Secret of Monkey Island Special Edition 330.000
  7. Game of Thrones 230.000
  8. Costume Quest 220.000
  9. Broken Age 200.000
  10. Stacking 180.000

Il colossale successo del primo The Walking Dead, soppesato con i successivi distanti Season Two, Wolf Among Us e Game of Thrones, sembra più che altro una tempesta perfetta e un fenomeno di costume. Anzi, mi aspettavo parecchio di più da Thrones, ma forse molti attendono che la saga finisca per godersela tutta d'un fiato (in caso contrario, il pubblico potrebbe aver iniziato a sentir puzza di maniera: se fossi in Kevin Bruner, boss dei Telltale, starei in campana). Nel resto della classifica la Double Fine, pur forse sbavando davanti alle vendite dei rivali, li batte cinque titoli a quattro. Avevate la sensazione che Psychonauts rimanesse il punto più alto della casa di Tim Schafer? Dati alla mano sembra essere proprio così, Brutal Legend è infatti abbastanza distanziato.

Tutt'al più il problema sarebbe che questi due titoli Double Fine sono stati molto più costosi della produzione telltaliana media; l'ideale per la casa di Tim sarebbe centrare i 500.000 videogiocatori (e più) con un gioco più economico, come quelli che ha alla base della classifica, ma finora non è successo. L'utopia del "piccolo ma buono" così sembra negata dai fatti: sono i prodotti realizzati con alto budget ad aver attirato il grosso del pubblico della Double Fine! Costume Quest si conferma ad ogni modo il lavoro più amato del nuovo corso, mentre l'ultimo arrivato Broken Age di poco scalza Stacking (se non fosse stato in classifica il gioco di Petty mi sarei dispiaciuto assai!). Simbolica ed epica la presenza in classifica della fu LucasArts con la Special Edition dell'inossidabile primo Monkey, che si rivela ancora più popolare di piccole produzioni originali.
Andiamo adesso ad analizzare le classifiche delle singole aziende.

TELLTALE GAMES

  1. The Walking Dead Season One 1.500.000
  2. The Walking Dead Season Two 590.000
  3. The Wolf Among Us 550.000
  4. Game of Thrones 230.000
  5. Tales from the Borderlans 140.000
  6. Puzzle Agent 120.000
  7. Back to the Future: The Game 80.000
  8. Tales of Monkey Island 55.000
  9. Puzzle Agent 2 50.000
  10. Jurassic Park: The Game 50.000
  11. Sam & Max: The Devil's Playhouse 40.000
  12. Strong Bad's Cool Game for Attractive People 15.000
  13. Law & Order: Legacies 10.000
  14. Bone: Out from Boneville 6.000
  15. Bone: The Great Cow Race 3.000

Per Borderlands vale lo stesso discorso fatto per Thrones: la serie è ancora lontana dalla fine, ma già si prospetta come quella dalla (relativa) peggiore accoglienza tra le "stories". Balzano all'occhio gli esiti dei Puzzle Agent, confrontando l'ottimo piazzamento del primo e la performance più moscia del seguito: il casual può pagar molto ma non fidelizza il pubblico più distratto (noteremo la stessa cosa tra poco con la Double Fine). Effettivamente si conferma, come si disse ai tempi, che Back to the Future è stato un passo avanti rispetto ai successi precedenti più di nicchia, che comunque ho avuto molta difficoltà a studiare.

I Telltale infatti fino al 2009-2010 sostenevano più il loro store diretto che Steam & C., tanto che le stagioni più vecchie su Steam sono ancora vendute in episodi sfusi (!): le cifre di Tales e di quello che è venuto prima le ho ricavate operando una media dei giocatori di ogni episodio. Mancano come noterete le cifre di Wallace & Gromit (ritirato dal commercio) e delle Season One e Season Two di Sam & Max, presenti su Steam ma stranamente non rilevate da Steam Spy. Stimo però che gli utenti di quelle possano essere compresi tra i 15.000 di Strong Bad e i 40.000 della terza stagione The Devil's Playhouse. Il primo Bone deve aver demoralizzato i volenterosi, perché il fanalino di coda è il secondo capitolo, a parere di tutti migliore...

DOUBLE FINE PRODUCTIONS

  1. Psychonauts 640.000
  2. Brutal Legend 570.000
  3. Costume Quest 220.000
  4. Broken Age 200.000
  5. Stacking 180.000
  6. The Cave 170.000
  7. Grim Fandango Remastered 125.000
  8. Spacebase DF9 95.000
  9. Hack 'n' Slash 70.000
  10. Massive Chalice 55.000
  11. Iron Brigade 50.000
  12. Costume Quest 2 20.000

Molto significativa la collocazione del Grim Fandango Remastered, a metà classifica: sicuramente il rapporto tra spesa e ricavi di questo tipo di operazioni è un affare economico, ma in termini di popolarità non sono necessariamente sempre meglio accolte delle novità, com'è evidente. Mi ha proprio lasciato allibito il numero di giocatori per Spacebase DF9, l'Accesso Anticipato che la Double Fine ha chiuso anzitempo per mancanza di fondi, generando un putiferio e ottenendo il suo titolo più massacrato, da critica e giocatori. Eppure... 95.000 utenti? Addirittura più di Iron Brigade? C'è un'epidemia di masochismo? O le schiere di chi si lamenta fanno tanto chiasso da sembrare più corpose? E dire che persino io non l'ho mai provato, anche se mi è stato regalato per aver comprato Hack 'n' Slash. A proposito di quest'offerta, è probabile che sia stata questa la causa delle cifre relativamente alte che leggiamo per i due titoli, ma lo scarto rimarrebbe comunque e Hack 'n' Slash è un gioco più prezioso: anche per questo mi fa piacere vedere che, pur criptico e non per tutti, si sia difeso bene.

Sappiamo che Massive Chalice sta andando bene in termini di vendite, ergo i "soli" 55.000 giocatori possono significare due cose: c'è tanta gente che l'ha comprato altrove e deve avere una buona quantità di utenti su Xbox One. Di certo non ha fatto il proverbiale botto. Tremenda la performance di Costume Quest 2: come per Puzzle Agent 2 dei Telltale, l'esercito che aveva acclamato il primo episodio evidentemente non s'è nemmeno accorto che il secondo è uscito, suggerendo che il pubblico casual/familiare non sia molto attento, necessitando forse di un battage pubblicitario più massiccio e mirato. Il flop non danneggia direttamente la Double Fine, perché il gioco era finanziato dalla Midnight City / Majesco, però fino a qualche mese fa la casa di Tim stava ancora aspettando gli ultimi pagamenti per la lavorazione dalla Majesco in crisi, e con questi chiari di luna quei soldi non li vedrà mai.

Double Fine Presents

  1. Mountain 150.000
  2. Gang Beasts 110.000
  3. Escape Goat 2 13.000

E il lato publishing? Conviene per la Double Fine pubblicare titoli indie di terze parti sotto l'etichetta "Double Fine Presents"? Guardando la classifica, conviene con giudizio. La performance di Escape Goat 2 non è entusiasmante, mentre Mountain, pur con un alto numero di utenti, non fa testo perché è un salvaschermo interattivo venduto a 1 dollaro, per giunta da dividere con l'autore! Il numero davvero importante invece è quel 110.000 relativo a Gang Beasts dei Meatloaf, ancora in accesso anticipato e piccolo fenomeno: se non si trascinerà per troppo tempo, potrebbe dare grandi soddisfazioni a tutti.

LUCASARTS

  1. The Secret of Monkey Island Special Edition 330.000
  2. Monkey Island 2 Special Edition 165.000
  3. Indiana Jones and the Fate of Atlantis 75.000
  4. The Dig 60.000
  5. Loom 45.000
  6. Indiana Jones and the Last Crusade 40.000

Piccolo spazio anche alla fu LucasArts dell'ultimo periodo (2009-2013). Per vie traverse sapemmo che la Special Edition di Monkey 2 era andata peggio della prima: ora lo constatiamo con i nostri occhi. Chissà perché poi: il gioco rimane molto amato e il remake era più ragionato e ricco. Peccato.

Non sottovaluterei le performance degli altri titoli, specie di Indiana Jones and the Fate of Atlantis con i suoi 75.000 simpatizzanti o The Dig che ne raccoglie 60.000, se teniamo presente che girano con eseguibili appena aggiornati e metterli su Steam non è costato praticamente nulla.

Good Old Games da anni ha capito che queste riproposte sono una piccola miniera d'oro (per chi si accontenta di quelle piccole, s'intende). Da notare poi che utenti come noi più scafati fanno girare i classici con i loro file e ScummVM; difficilmente avviano queste cose su Steam: ergo, c'è sicuramente anche sangue nuovo tra questi numeri. Meditiamo.